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Guida all'acquisto e all'utilizzo delle stufe

Una stufa come scelta alternativa per l’inverno è una delle possibili soluzioni con l’arrivo della stagione fredda alle porte e i prezzi attuali del costo del metano; così le famiglie italiane si stanno attrezzando per trovare soluzioni diverse ai classici riscaldamenti. Con una spesa annua per luce e gas cresciuta, secondo le stime di uno studio dell'Ircaf* del 178% nel giro di due anni può essere utile ridurre i consumi sul riscaldamento. Dalle stufe a legna alle stufe a pellet, a bioetanolo, elettriche o a combustibile liquido, la soluzione potrebbe arrivare proprio da loro in combinazione  ai termosifoni in ghisa, le moderne pompe di calore o i più efficienti impianti di riscaldamento elettrico e a pavimento. Ma come sceglierle? Ecco una breve guida all’acquisto e all’uso delle stufe nelle proprie abitazioni.

Che tipo di stufa scegliere

Prima di scegliere la stufa adatta alle proprie esigenze bisognerà fare alcune valutazioni che tengano conto ad esempio del combustibile utilizzato, del materiale con cui è stata costruita, del tipo di ambiente da riscaldare e del punto in cui verrà installata. Facili da usare e impiegate soprattutto come fonte di riscaldamento secondaria in aggiunta a quella principale, esistono in commercio diversi tipi di stufe.

Stufe a biomassa

Una stufa è a biomassa se alimentata tramite materiali organici di origine vegetale o animale: foglie, paglia, noccioli di frutta, gusci di noci, scarti del legno. Le biomasse sono una fonte d’energia inesauribile e meno inquinante rispetto ai carburanti fossili (carbone, olio, gas).
Sono considerate biomassa anche il pellet e la legna, quindi rientrano nella categoria delle stufe a biomassa tutte quelle che bruciano questo tipo di combustibile. Eccone alcune.

Stufa a legna

La più classica delle stufe, usa la fonte di energia più antica: la legna. Il tipo di combustibile da utilizzare varia a seconda delle esigenze di riscaldamento: quercia e faggio sono ideali, ad esempio per una combustione lenta e regolare, mentre pini, frassini, sequoie o ciliegi, che bruciano velocemente, sono perfetti se abbiamo bisogno di aumentare rapidamente la temperatura di una stanza. Dal design elegante, si adatta ad abitazioni dallo stile classico, dagli chalet di montagna agli appartamenti in città ed è in grado si riscaldare tutta la casa. E non solo: la stufa a legno con forno permette anche di usare il calore per la cottura dei cibi che avviene sulla brace. Ha un rendimento termico dell’85% e un basso impatto ambientale grazie all’uso di un combustibile pulito.

stufa quale scegliere

Stufa a pellet

Simile alla stufa a legna si alimenta attraverso il pellet, un tipo di combustibile ottenuto dagli scarti di lavorazione del legno, motivo per cui è estremamente ecologica. Ha una canna fumaria poco ingombrante, ma per chi non può installarne una nella propria casa, esistono sul mercato anche modelli di stufa a pellet senza canna fumaria. Grazie a un sistema di approvvigionamento automatico funziona in totale autonomia per un periodo di tempo che varia da 1 a 4 giorni; si collega direttamente alla rete elettrica e sporca poco. Se si opta inoltre per una stufa a pellet canalizzabile sarà possibile, attraverso un sistema di tubi, diffondere il calore anche in stanze diverse dall’ambiente in cui è stata installata. Per chi invece ha bisogno di usare la stufa per riscaldare non solo la propria casa ma anche l’acqua che circola nei termosifoni, la soluzione ideale è una stufa a pellet idro (o stufa a pellet per termosifoni), che si collega all’impianto idrico dell’abitazione.
La manutenzione di una stufa a pellet è obbligatoria, come stabilito nel DPR 74/13, e si effettua una volta all’anno, in genere alla fine dell’inverno.

Stufa pirolitica

Si tratta di una stufa che per produrre calore sfrutta il processo termochimico della pirolisi, ossia lo stesso meccanismo che si trova alla base della carbonizzazione del legno. Per funzionare la stufa ha bisogno di utilizzare una biomassa, che viene riscaldata in un un recipiente a 300 - 400 grad, producendo così calore, gas e biochar (carbone vegetale). Una stufa pirolitica usa come combustibile materiali organici (pellet, fogliame, legna) e produce calore senza generare fumo; l’unico scarto è il carbone vegetale, che è un fertilizzante naturale.

Stufa bioetanolo

Ideale per riscaldare o arredare spazi mediamente grandi, e rendere gli ambienti accoglienti e intimi, la stufa a bioetanolo usa un biocarburante naturale ottenuto principalmente dalle barbabietole da zucchero o dai cereali. Si tratta di un combustibile liquido altamente infiammabile e immagazzinato in bombole che, per questioni di sicurezza, vanno tenute lontano dalla stufa; è però una fonte di energia pulita che quando brucia rilascia nell’aria ridotte quantità di monossido ed è inoltre facilmente reperibile.
Ecologiche e facili da installare, visto che non hanno bisogno di canne fumarie perché non producono né fuliggine né ceneri, possono essere dei veri e propri complementi di arredo e nulla hanno da invidiare ai classici camini sia per estetica che a livello di efficienza energetica.

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Stufa elettrica

Indicata soprattutto quando non è necessario produrre molto calore e riscaldare ambienti molto ampi, la stufa elettrica si differenzia dalle precedenti per la capacità di generare calore sin dall’accensione. La capacità di riscaldare più o meno rapidamente uno spazio è direttamente proporzionale alla sua potenza espressa in watt. In commercio esistono ormai stufe elettriche a basso consumo.
È la soluzione ideale per il riscaldamento di ambienti circoscritti.

Stufa a gas

È la tradizionale e vecchia stufa a metano e funziona senza elettricità. Nella maggior parte dei casi le stufe a gas metano sono collegate alla rete di distribuzione del gas domestico, mentre quelle a gas propano sono dotate di bombole, da ricaricare regolarmente e posizionate in un vano sul retro della stufa stessa (le classiche stufe a gas con bombola).

Stufa a combustibile liquido

Niente canna fumaria né opere murarie per l’installazione: la stufa a combustibile liquido non ha bisogno di questi elementi, funziona con una combustione ad evaporazione e utilizza combustibili liquidi come il cherosene, l'isoparaffina, gli idrocarburi, l'n-paraffina o il petrolio.
Può essere a stoppino (le pile che la alimentano innescano la scintilla di accensione dello stoppino) oppure elettrica, che necessita invece di una presa di corrente elettrica necessaria ad alimentare la fiammella pilota. Sono ideali per scaldare ambienti piccoli e medi.

stufa quale scegliere

Acquisto stufa, qual è il materiale migliore?

Stufe in ghisa, acciaio o ceramica? Le prestazioni rimangono abbastanza simili a prescindere dal materiale usato per costruire la stufa, sia per quanto riguarda la capacità di riscaldare un ambiente, sia a livello di autonomia e durata.
Tuttavia, le stufe in pietra o in mattoni refrattari sono molto più efficaci rispetto a quelle ad esempio in acciaio, perché sono in grado di accumulare calore e rilasciarlo poi in maniera graduale, anche se le moderne stufe in acciaio risultano più performanti se paragonate a quelle del passato; quelle in ghisa invece si deformano più facilmente in caso di surriscaldamento, ma anche da spente sono in grado di continuare a diffondere il calore.

Sul mercato sono disponibili, inoltre stufe in ceramica e pietra che sfruttano sistemi di riscaldamento ad accumulo, ovvero accumulano calore in circa un’ora e mezza di combustione e lo diffondono poi quasi esclusivamente per irraggiamento, per non meno di dodici ore. Le prestazioni sono elevatissime ma sono pesanti, voluminose e costose.
La scelta dei materiali incide ovviamente sul costo d’acquisto, ma in soccorso dei cittadini arrivano gli incentivi statali come il bonus stufe, meglio conosciuto come Conto Termico. Si tratta di un fondo che incentiva la produzione di energia da fonti rinnovabili (per impianti di piccole dimensioni) e sostiene gli interventi di efficientamento energetico. Il fondo è gestito dal GSE (Gestore Servizi Energetici) e consente di ottenere un rimborso fino al 65% delle spese sostenute per sostituire il vecchio impianto di riscaldamento con un nuovo a biomassa (come le stufe a pellet).

Oltre la tradizionale stufa a legna sul mercato si fanno sempre più strada modelli di stufa che oltre a riscaldare gli ambienti in cui si trovano puntano ad avere un basso impatto ambientale sul nostro pianeta. Per contribuire alla tutela dell’ambiente fai una scelta sostenibile e anche per le tue forniture luce e gas scegli un fornitore serio, affidabile e sostenibile. Scopri le offerte luce e gas 100% ECO di Acea Energia: l'energia elettrica che ti forniamo è attestata da "Garanzia d’Origine" ossia dalla certificazione elettronica che attesta l’origine rinnovabile delle fonti utilizzate per la produzione di energia elettrica; il Gas è con compensazione delle emissioni di CO2 ottenuta tramite l’acquisto di crediti di carbonio certificati.

 

NOTE

* I.R.C.A.F. | "Raddoppio" delle bollette energia

15 dicembre 2022