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Tre italiani su quattro ne sono convinti: le auto ibride rappresenteranno la loro scelta nell’acquisto del prossimo veicolo. Lo studio sviluppato da Honda nel 2021, “What’s Your Gap?”, ha svelato la volontà di convertirsi al green da parte degli automobilisti italiani, una scelta sostenibile in linea con le politiche adottate a livello comunitario per ridurre le emissioni inquinanti. Non solo le case costruttrici sono chiamate a destinare una fetta della loro produzione ai veicoli a basse emissioni di CO2, ma anche le istituzioni sono in campo per favorire questa transizione attraverso una serie di incentivi statali come quelli per le auto ibride o elettriche.
Vediamo allora insieme quali sono le agevolazioni per chi sceglie di muoversi in modo sostenibile e altri vantaggi come la possibilità per le auto ibride di non pagare il parcheggio e le esenzioni relative al bollo.
Prima di parlare delle agevolazioni, come quelle relative ad esempio a strisce blu e auto ibride, è importante chiarire la differenza tra auto elettrica e auto ibrida.
Le differenze tra queste due tipologie di veicoli riguardano dunque l’alimentazione e, soprattutto, le emissioni inquinanti.
Per il 2023 il Governo italiano ha stanziato 610 milioni di euro* per incentivare l’acquisto di auto elettriche e ibride, grazie ai quali è possibile ottenere uno sconto modulato in base alle emissioni di CO2 della nuova auto e alla possibilità di rottamare un vecchio veicolo.
Come per l’anno scorso, gli incentivi auto elettriche e ibride potranno essere sfruttati nel momento in cui si rispettano diversi requisiti e quello principale riguarda il veicolo: questo, infatti, deve essere nuovo di fabbrica e potrà essere acquistato in un’unica soluzione, con la formula del leasing oppure a rate. I contributi che è possibile ottenere con gli incentivi auto 2023 variano da un minimo di 2.000 euro a un massimo di 5.000 euro, e in particolare:
In Italia per le auto ibride il Codice della Strada, All’articolo 7, comma 1 lettera F, conferisce ai Comuni il potere di stabilire le tariffe e le condizioni della sosta a pagamento. Le norme devono essere conformi alle direttive del MIT. A determinare o meno l’esenzione dal pagamento delle strisce blu per le auto ibride sono quindi le singole amministrazioni locali. Allo stato attuale non esiste un elenco nazionale che stabilisca dove le auto ibride non pagano il parcheggio. In teoria il parcheggio è gratuito per tutte le auto ibride, ma il Governo ha lasciato ad ogni Comune la possibilità di scegliere se farlo pagare o meno: alcuni offrono parcheggi gratuiti, altri richiedono il contrassegno da esporre. Il comune può inoltre prevedere tariffe agevolate per il parcheggio a favore delle auto ibride, quindi non necessariamente chi ne possiede una ha diritto ad agevolazioni sul parcheggio: sarà quindi necessario verificare in ogni comune la presenza o meno di agevolazioni. Le delibere, inoltre, sono spesso soggette a modifiche per questo motivo è sempre opportuno consultare le norme della località in cui si intende sostare per capire se si è in regola.
Per esempio, chi possiede un’auto ibrida può sostare sulle strisce blu di Roma senza pagare nulla.
Anche per quanto riguarda le auto elettriche, ‘strisce blu’ non è sinonimo di gratuito. O, almeno, non necessariamente. Così come avviene per le auto ibride, infatti, la decisione è subordinata ai Comuni e le regole variano di città in città. Ogni Comune può stabilire, tramite il proprio regolamento, come disciplinare la sosta o l’accesso nelle zone urbane.
Una novità interessante è invece al vaglio per quanto riguarda il Nuovo Codice della Strada. Per chi sosta negli stalli riservati alla ricarica delle auto elettriche, infatti, sono previste multe salate e oltre alla sanzione pecuniaria verrà applicata anche la decurtazione di due punti dalla patente.
Le auto ibride in ZTL, invece, non hanno gli stessi benefici delle macchine elettriche. Queste ultime nelle zone a traffico limitato entrano, in genere, liberamente e gratis. Di solito un’auto elettrica deve solo registrare la targa per potersi muovere dove le altre vetture non possono. A causa delle emissioni inquinanti più elevate, invece, le auto ibride sono sottoposte a regole più stringenti. Può capitare che abbiano soltanto diritto a un canone scontato per il pass, ma non è sempre detto che il proprietario del veicolo disponga dei requisiti per richiederlo e ottenerlo. Anche in questo caso le regole variano da Comune in Comune.
Come anticipato un’auto ibrida sulle strisce blu a Roma gode di alcune agevolazioni, come quella di non pagare il parcheggio a pagamento. Le ibride però nella capitale non hanno il permesso di accederenelle zone ZTL quando il varco è attivo, a differenza delle auto elettriche che invece possono transitare.
A Milano auto elettriche e ibride sono esenti dal pagamento per l’ingresso in alcune aree della città, che dal 1° ottobre 2022 si sono ridotte visibilmente per le ibride con emissioni superiori a 100 g/Km. Sono invece valide le agevolazioni sul parcheggio delle auto ibride sulle strisce blu solo per macchine con emissioni non oltre 50 g/Km, che previo rilascio di un permesso non pagano la sosta.
L’energia che ti forniamo è attestata da «Garanzia d’Origine». Compensiamo le emissioni di CO2 mediante l'acquisto di crediti di carbonio certificati.
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Ciò che accomuna i veicoli ibridi ed elettrici sono invece le agevolazioni sul bollo auto per auto ibride ed elettriche. Il bollo è una tassa automobilistica il cui versamento è a favore delle regioni, e anche in questo caso non è prevista una legge nazionale a disciplinare la materia. La maggior parte delle regioni prevede l’esonero del pagamento del bollo auto per i primi 3 anni per le auto ibride e per i primi 5 per le auto elettriche.
Capitolo a parte merita invece la ricarica delle auto elettriche: i costi a carico dei proprietari possono variare in base alla modalità di ricarica scelta. Ad esempio, si può optare per colonnine di ricarica, ormai diffuse in molte città: in questo caso il costo varierà in base alla tipologia di ricarica, che può essere rapida o meno. Acea e-mobility, ad esempio, con la sua rete capillare di colonnine elettriche offre la possibilità di effettuare la ricarica della propria auto con app o card. Un’altra opzione è invece la ricarica domestica tramite wallbox domestica, un dispositivo da installare nel proprio garage e dedicato esclusivamente a questa operazione. In tal caso è fondamentale scegliere un fornitore affidabile e sostenibile, come Acea Energia, che con Luce 100% Green l'energia elettrica fornita è attestata da "Garanzia d’Origine" ossia dalla certificazione elettronica che attesta l’origine rinnovabile delle fonti utilizzate per la produzione di energia elettrica.
NOTE
* Ministero delle Imprese e del Made in Italy | Ecobonus Mise: dal 2 novembre i nuovi incentivi per l'acqusito di auto non inquinanti
17 aprile 2023 |