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Il mondo dello sport professionistico è sempre più consapevole dell'importanza della sostenibilità ambientale.
Negli ultimi anni, molte organizzazioni sportive hanno adottato strategie di sostenibilità e stanno lavorando per diventare sempre più green grazie a diverse iniziative.
La Formula 1, nel 2019, ha dato vita al progetto Net-Zero Carbon da realizzare entro il 2030. L’obiettivo principale è quello di continuare a correre con le monoposto, ma salvaguardando anche il pianeta. Più nello specifico, è previsto lo sviluppo di un carburante 100% sostenibile, la riduzione dell’uso della plastica e la revisione della logistica.
Il carburante totalmente green, che andrà a sostituire l’attuale sfruttato nelle Power Unit ibride, verrà introdotto secondo i piani nel 2026. Questa benzina sostenibile sarà testata anche grazie al supporto delle monoposto di F2 e F3.
La Formula E è una competizione FIA per monoposto completamente elettriche. Il campionato si disputa in diversi circuiti cittadini del mondo con l’obiettivo di sensibilizzare sul tema delle energie alternative e innovative.
Si tratta dell’unica competizione automobilistica del mondo a possedere la Certificazione ISO 20121, che ne garantisce la completa sostenibilità. Ad essere green, infatti, non sono solo le auto ma anche gli eventi. Un esempio? Formula E ha fatto risparmiare l'equivalente di oltre 200mila bottiglie di plastica monouso da 330 ml.
Anche la MotoGP ha fissato nuovi obiettivi per una maggiore sostenibilità, il tutto a partire già dal 2024. Come? Con un’assunzione di benzine di origine non fossile per il 40% (che saranno del 100% nel 2027) anche per Moto2 e Moto3.
E per la MotoE? Oltre alla sua natura elettrica, come per la Formula E, c’è da segnalare una particolare attenzione dedicata agli pneumatici: quelli anteriori sono composti per il 33% da risorse sostenibili, mentre quelli anteriori per il 40%. I materiali utilizzati sono: bucce di limone e arancia, resina di pino, olio di girasole, pneumatici di auto e camion usurati e rottami di acciaio.
Il riconoscimento alla scuderia americana
La Haas è stata premiata dalla FIA per la sostenibilità ambientale. La scuderia di F1 ha ottenuto 3 stelle (il massimo) dall’Enivronmental Accreditation Programme per via delle pratiche sfruttate nel proprio lavoro in termini di sostenibilità ambientale.
Il risultato è positivo, soprattuto se messo insieme al progetto Net-Zero Carbon istituito dalla FIA nel 2019. La sostenibilità, nel mondo dei motori, passa attraverso tanti piccoli aspetti, come la gestione dei rifiuti o la riduzione delle dimensioni del muretto per le strategie in pista.
Dagli stadi alle società sportive: il mondo del calcio è sempre più attento alle tematiche ambientali e allo sviluppo sostenibile
Gli 11 obiettivi della UEFA
I 3 impianti più green
1. Tottenham Hotspur Stadium (Londra)
2. Dacia Arena (Udine)
3. Allianz Arena (Nizza)
Il focus sui 5 top campionati europei
Le iniziative ecologiche dei Rovers
Ma i materiali stanno cambiando. Non è poi solo il consumo annuale di gomma e feltro a poter essere ridotto. Se ne sono accorte le organizzazioni dei quattro tornei del grande Slam, che hanno aderito al Programma di azione per il clima nello sport delle Nazioni Unite.
Wimbledon, in particolare, dal 2019 ha deciso di diventare plastic free: via cannucce e bicchieri per gli spettatori; addio ai sacchetti che contengono le racchette dei tennisti; tutti i prodotti sponsorizzati vengono realizzati con materiali riciclabili.
Riduzione emissioni
L’obiettivo degli organizzatori dei Giochi Olimpici di Parigi 2024 è quello di dimezzare le emissioni rispetto a Londra
2012 e Rio 2016.
Secondo le previsioni, sarà emesso l'equivalente di circa 1,6 milioni di tonnellate di CO2.
Risorse in campo
Per produrre la metà delle emissioni, si punterà su:
Carbon offset
Un’altra strategia che verrà messa in campo è la compensazione delle emissioni di CO2 che non possono essere evitate.
Per farlo, Parigi 2024 investirà in progetti verdi come la riforestazione della capitale francese.
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