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Una società intelligente è una società che sa rispondere al benessere sociale con soluzioni innovative. Lo scopo è creare una nuova economia che valorizzi i bisogni sociali e collettivi tramite l’innovazione, offrendo maggiore benessere all’intera comunità. Per questo parliamo di Welfare Innovation.
Il benessere dell’ecosistema sociale, dove per ecosistema sociale s’intende un ambiente nel quale l’uomo interagisce con persone, oggetti, luoghi interconnessi tra loro al fine di valorizzare quello che è già presente nel tessuto sociale, è un atteggiamento di apertura verso ciò che è di pubblico interesse.
Questo obiettivo viene portato avanti anche attraverso l’innovazione e quel benessere diventa condivisione di conoscenza, intelligenza collettiva, accesso a nuovi modi di vivere spazi e oggetti. È un benessere tangibile, lo incontriamo nei servizi alla persona, nel turismo o semplicemente nella vita di tutti i giorni. La Welfare Innovation è innovazione sociale, innovazione che nasce dalle persone e per le persone. Un termine che è stato ben illustrato ne “Il libro bianco sull’innovazione sociale” di Robin Murray, Julie Caulier Grice e Geoff Mulgan.
Definiamo innovazioni sociali le nuove idee (prodotti, servizi e modelli) che vanno incontro ai bisogni sociali e che allo stesso tempo creano nuove relazioni sociali e nuove collaborazioni. In altre parole, innovazioni che sono sia buone per la società sia che accrescono le possibilità di azione per la società stessa.*
L’innovazione sociale è parte di ogni pensiero e progetto futuro in modo trasversale in ogni ambito. È infatti uno degli obiettivi della strategia Europa 2020, il programma dell’Unione Europea per la crescita e l’occupazione per il decennio in corso, che pone l'accento sulla crescita intelligente, sostenibile e inclusiva come mezzo per superare le carenze strutturali dell’economia europea. Questo ci fa guardare avanti con positività, fa luce sulle nostre potenzialità.
Cambia il modo di vivere delle persone, di relazionarsi tra loro, evolvono i modelli di riferimento e l’interazione con le città diventa smart. Con la Welfare Innovation si trasformano i modi con cui la collettività risponde ai bisogni delle persone. La società diventa partecipata, elastica, versatile, ingaggiante, pronta ad accogliere progetti di car sharing, spazi di co-working e piani di risparmio energetico a lungo termine. L’auto è condivisa, possiamo controllare tramite un’app o un orologio la nostra salute e attività fisica quotidiana, possiamo lavorare da casa come fossimo in ufficio, prenotare un caffè da un monitor o produrre energia mentre camminiamo. Non solo.
In una fase così importante di cambiamento in cui tutto è connesso, veloce, facile, a portata di mano, le nostre abitudini quotidiane si trasformano. La Welfare Innovation ha una forte influenza anche a livello individuale oltre che collettivo. Oggi infatti ci piace poter restare comodamente seduti sul divano e fare tutto con un click. Sì, un click, sul pc, sullo smartphone, sul tablet dimenticandoci di uscire di casa per pagare le bollette, delle scadenze che non sempre riusciamo a gestire, della spesa e di tutte le attività che ci riempiono la vita. Così come ci piace (perché più comodo) che qualcun altro sappia esattamente come intercettare e rispondere ai nostri bisogni. Un esempio?
Minimo sforzo massima resa: la trasformazione digitale è anche questo. L’interesse per la Welfare Innovation sta cambiando quello che viviamo ogni giorno e come lo viviamo. L’obiettivo? Migliorare la qualità della vita.
NOTE
* Murray R., Caulier Grice J., Mulgan G., Il libro bianco sulla innovazione sociale, Edizione italiana a cura di Giordano A. e Arvidsson A., Societing.