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Una comunità attiva in grado di produrre, scambiare e consumare energia in modo da essere autosufficiente è una comunità energetica rinnovabile, in cui l’energia viene condivisa e in cui i cittadini sono coinvolti nello sviluppo sostenibile della loro città.
Uno strumento per la condivisione dell’energia tra i cittadini. Si tratta di un concetto che ha valenze sia sociali sia tecniche. A livello sociale infatti le comunità energetiche possono creare sviluppo e aggregazione a livello locale. Mentre i benefici tecnici sono dati perché nel momento in cui le persone a livello locale producono e consumano la propria energia, li si spinge ad essere virtuosi nei consumi 1.
Un circuito, quello dell’autoproduzione e dell’autoconsumo di energia sostenibile, che in Italia ha avuto il via libera con l’approvazione del decreto Milleproroghe. Grazie a questa nuova normativa infatti, i condomini, le famiglie e le imprese possono produrre energia verde e condividerla con altri cittadini, creando nuove comunità energetiche in Italia2.
Le comunità energetiche italiane sono numerose e prevedono progetti di autoconsumo collettivo a cui partecipano piccoli comuni, le aziende oppure i nuclei famigliari. Per esempio dalla collaborazione tra Coldiretti Veneto e la società ForGreen, un’associazione di 514 aziende e possessori di impianti a energia rinnovabile, è nata la prima comunità energetica agricola veneta. Qui l’energia viene prodotta sia in autoconsumo sia per cederla a terzi, con un risparmio di circa 6.364 tonnellate l’anno di CO23.
L’iniziativa parte da due aree periferiche della città, quella di Pilastro e quella di Roveri. La comunità si chiama GECO, ossia Green Energy Community, e il progetto è condotto da ENEA e dall’Università di Bologna.
Ridurre il consumo e lo spreco di materie prime, partendo dall’energia, e integrando il cambiamento culturale con scelte ecologicamente sostenibili, promuovere una società inclusiva ed equa, per contrastare la povertà energetica 4.
In Lombardia è Tirano a candidarsi come prima comunità energetica rinnovabile alpina. Il Comune fa parte della rete dei Comuni rinnovabili al 100% e ora l’idea è quella di far evolvere il progetto puntando sull’autonomia energetica, in modo da creare maggiore attrattività per le imprese e nuovi posti di lavoro5.
Con il progetto europeo ReDream anche il Lazio entra a far parte della rete delle comunità energetiche rinnovabili. Protagonista di questa transizione è il Bio-Distretto della Via Amerina e delle Forre, in provincia di Viterbo, dove diverse centinaia di produttori agricoli impegnati nelle filiere ortofrutticole, vinicole, zootecniche e di trasformazione di prodotti di eccellenza, ora potranno produrre, consumare e vendere energia grazie alle fonti rinnovabili6.
Noi di Acea Energia, da sempre attenti ai cambiamenti e alle nuove esigenze dei nostri clienti, abbiamo pensato a offerte Luce e Gas 100% ECO, per rispondere a stili che hanno come mantra di vita sostenibilità, trasparenza e rispetto per la comunità.
NOTE
1 Come funzionano le comunità energetiche rinnovabili
https://www.lifegate.it/comunita-energetiche-cosa-sono
2 Comunità rinnovabili 2020
https://www.legambiente.it/wp-content/uploads/2020/06/rapporto-comunita-rinnovabili-2020.pdf
[decreto Milleproroghe] https://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2020/02/29/20G00021/sg
3 Comunità energetiche, quali sono i primi esempi in Italia
https://www.lifegate.it/comunita-energetiche-primi-esempi-italia
4 Manifesto
https://www.gecocommunity.it/manifesto/
5 In Lombardia la prima comunità energetica rinnovabile alpina
https://www.rinnovabili.it/energia/comunita-energetica-rinnovabile-tirano/
6 Verso la Comunità Energetica
https://www.kyotoclub.org/prossimi-eventi/2020-ott-23/verso-la-comunita-energetica/docId=10395
[progetto europeo ReDream] https://cordis.europa.eu/project/id/957837/it