Ecovillaggio: un ecosistema sostenibile basato sull’economia circolare

L’ecovillaggio è un modello abitativo che rispetta l’ambiente puntando all’autosufficienza energetica e alimentare. È un ecosistema in grado di autosostentarsi, nel quale il principio chiave è il rapporto con la natura e la terra. Prevede dunque uno stile di vita sostenibile con zero impatto sull’ambiente.

Che cos’è un ecovillaggio?

L'ecovillaggio viene definito come una comunità solidale sostenibile, un gruppo di persone che decide di vivere insieme condividendo il valore della sostenibilità ambientale ed economica. È un modello abitativo costruito seguendo i principi della bioedilizia e con sistemi che sfruttano fonti energetiche rinnovabili. Questi insediamenti, infatti, amministrano le loro risorse adottando politiche di autosostentamento, autoproduzione ed ecocompatibilità attraverso l’economia circolare.

La collaborazione tra tutti i soggetti che decidono di entrare a far parte di questo nuovo agglomerato abitativo è fondamentale. La condivisone permette di raggiungere obiettivi ambiziosi di benessere e crescita dell’intero sistema e di dare vita ad un’amministrazione sempre più intelligente e lungimirante, la smart governance.

Negli ultimi anni, sempre più persone hanno deciso di abbracciare questo stile di vita. Questa scelta alternativa permette loro di focalizzarsi su principi di condivisione e connessione sia con la natura sia con gli altri esseri umani, favorendo la formazione di vere e proprie comunità ecologiche.

Oltre a puntare sulla bioedilizia, l’ecovillaggio è resiliente

Resilienza è un termine usato non solo in psicologia, ma anche nelle scienze ambientali. Indica la capacità di resistere, affrontare e superare una difficoltà o un cambiamento. La natura ne è l’esempio classico: un ecosistema perfettamente in grado di adattarsi a nuove condizioni climatiche affrontando diversi eventi naturali. In tal senso anche gli ecovillaggi possono essere considerati resilienti.

La comunità di un ecovillaggio è in grado di adattarsi ai cambiamenti naturali e di attivarsi per affrontare le sfide in modo sostenibile, applicando concetti come:

• l’autosufficienza alimentare con la produzione in loco di alimenti di origine vegetale e animale
• la progettazione di strutture abitative secondo i principi di bioedilizia, utilizzando materiali sostenibili ed energia proveniente da fonti rinnovabili

La capacità di adattamento in ambienti naturali, la ricerca della sostenibilità ambientale e la creazione di comunità ecologiche che condividono gli stessi valori sviluppano un senso di resilienza necessario per poter stare al passo con i cambiamenti climatici.

The Farm, il primo ecovillaggio al mondo

Il primo ecovillaggio “moderno” nasce, ormai più di cinquant’anni fa, da un’idea di Stephen Gaskin, professore di scrittura creativa all’Università di San Francisco. L’obiettivo del docente era quello di sviluppare una comunità attenta ai bisogni del pianeta. Nominato “The Farm”, il primo ecovillaggio al mondo prende vita nello stato americano del Tennesse, nel giugno del 1971.

Da quel momento in poi The Farm ha vissuto un periodo di grande espansione, fino ad arrivare al massimo storico di 1500 abitanti nel 1983. Oggi i suoi ideali sono portati avanti da una comunità di persone impegnate nella promozione di uno stile di vita sano e sostenibile.

Da questo primo ecovillaggio hanno preso spunto molte altre comunità nel mondo che sono riuscite a replicare un nuovo modello di vita basato sull’autosufficienza alimentare e su principi di bioedilizia. L'ecovillaggio continua ancora oggi a basare la sua filosofia sulla condivisione e sulla trasmissione di pratiche per migliorare il territorio e la qualità della vita.

Ecovillaggi in Italia: da Utopiaggia all’ecovillaggio Lumen

Anche in Italia si è diffuso questo stile di vita ecosostenibile e autosufficiente. La Rete Italiana Villaggi Ecologici (RIVE) riporta che solo nel 2019 si sono associati 118 ecovillaggi su tutto il territorio nazionale.

“Utopiaggia” è il primo ecovillaggio italiano, sviluppato nel 1978 da un gruppo di giovani tedeschi in mezzo alle colline umbre. Oggi sono rimaste 20 persone circa che ancora vivono e lavorano insieme nel modo più ecologico possibile, producendo autonomamente pane, formaggio, ceramiche, tessuti e molti altri beni di prima necessità.

Un esempio più recente, invece, è l’ecovillaggio “Lumen”, nato nel 1992 in provincia di Piacenza in cui risiedono più di 60 persone impegnate nel promuovere la cultura dell’ecosostenibilità, della sana alimentazione e della cura delle relazioni con gli altri.

Tra le colline marchigiane si trova l’ecovillaggio de “La Magione”, un progetto in costruzione che prevede la creazione di 40 strutture costruite autonomamente in paglia e terra cruda e di abitazioni ecocompatibili, ecosostenibili e completamente autosufficienti dal punto di vista energetico ed economico. L'idea è quella di utilizzare materiali 100% riciclabili e a km zero per garantire il risparmio energetico.

L’ambiente è importante non solo per gli ecovillaggi

Il cambiamento parte dai piccoli gesti quotidiani. Per costruire un modello di società più sostenibile e attento all’ambiente serve un contributo attivo da parte di tutti noi per poter fare la differenza grazie anche alle nostre scelte.

Noi di Acea Energia abbiamo studiato delle soluzioni su misura che permettono di prendere delle decisioni consapevoli, per uno stile di vita più sostenibile e rispettoso non solo nei confronti dell’ambiente ma anche della comunità. Per questo motivo, mettiamo a disposizione dei nostri clienti le offerte Luce e Gas 100% ECO*, l'energia elettrica fornita è attestata da "Garanzia d’Origine" ossia dalla certificazione elettronica che attesta l’origine rinnovabile delle fonti utilizzate e il Gas è con compensazione delle emissioni di CO2 ottenuta tramite l’acquisto di crediti di carbonio certificati, per poter garantire scelte in linea con le loro necessità.

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