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Informali, accoglienti e familiari, i B&B sono diventati negli anni il sinonimo della vacanza all’insegna del risparmio. Nell’epoca del turismo moderno sono sempre di più gli italiani che scelgono di trascorrere il proprio soggiorno in questo tipo di strutture ricettive, nate nei paesi anglosassoni e pensate per offrire una formula “letto più colazione” al viaggiatore di turno. Ma come si fa ad aprire un B&B in Italia? Quanto costa? Cosa serve? Esistono delle agevolazioni per chi ha deciso di lanciarsi in questa avventura Ecco un breve vademecum su tutto quello che c’è da sapere.
Districarsi tra norme e cavilli burocratici che in genere accompagnano l’apertura di un’attività commerciale in Italia non è semplice. Lo stesso discorso vale per aprire un B&B: in questo caso il discorso si amplia dal punto di vista della normativa, perché non è nazionale ma regionale e quindi cambia a seconda del luogo in cui si decide di avviarlo. Sono infatti le regioni a dettare le disposizioni in materia rifacendosi alla legge quadro sul turismo (legge del 29 marzo 2001, n. 135 - "Riforma della Legislazione Nazionale del Turismo") che distingue inoltre tra B&B e affittacamere.
Da dove cominciare allora? Niente panico. Proviamo a passare in rassegna tutti i requisiti generali necessari per iniziare.
Una volta individuati i requisiti, non resta che cominciare a muovere i primi passi. Ecco l’iter burocratico da seguire.
A questo punto è tutto pronto per avviare la struttura, non rimane che affidarsi al proprio spirito di iniziativa e alla propria predisposizione all’accoglienza.
Come abbiamo precisato prima i B&B non rientrano tra le attività commerciali, per cui non è sempre semplice ottenere degli incentivi regionali, statali o europei, a meno che non si sia in possesso di una partita Iva e l’attività non venga esercitata in forma imprenditoriale.
La prima cosa da fare è quindi verificare la propria idoneità ai finanziamenti disponibili, a partire da quelli a fondo perduto, offerti soprattutto dagli enti locali come Regioni, Province, Camere di Commercio, Comuni o istituzioni internazionali. Per poterne beneficiare basterà presentare la documentazione relativa al B&B che si vuole aprire, come ad esempio una descrizione dettagliata del progetto e i documenti attestanti la costituzione dell’impresa stessa.
Un consiglio è quello di tenere sempre d’occhio i siti stessi della Regione in cui è stata caricata la documentazione relativa alla struttura per non perdersi tutti gli aggiornamenti sul tema. In alcune regioni, come Lombardia, Toscana e Sicilia sono disponibili ulteriori finanziamenti specifici pubblicati annualmente proprio per l’apertura di bed and breakfast.
Non solo finanziamenti a fondo perduto: tra le agevolazioni per aiutare chi vuole aprire un B&B in Italia esistono altri tipi di incentivi come ad esempio il progetto Nuove imprese a tasso zero, che Invitalia (l'agenzia nazionale per l'attrazione degli investimenti e lo sviluppo di impresa, di proprietà del ministero dell'Economia) mette a disposizione (fino a esaurimento fondi) per coloro che hanno intenzione di avviare nuove imprese.
Per accedervi basta avere un’età compresa tra i 18 e i 35 anni, oppure essere donne (senza limiti di età), o ancora avere delle imprese costituite da non più di 12 mesi. Sono previsti finanziamenti per progetti di impresa con spese fino a un milione e mezzo di euro, agevolati e senza interessi per una copertura fino al 75% delle spese.
La domanda e il relativo progetto andranno presentati esclusivamente online sulla piattaforma di Invitalia; la valutazione delle pratiche avviene in ordine cronologico di presentazione. Il finanziamento ottenuto andrà restituito dalle imprese entro e non oltre 8 anni dalla concessione dello stesso, attraverso un piano di rateizzazione semestrale.
Ma quali sono i costi da sostenere per aprire e gestire un B&B? Possono variare in base a tanti fattori: se ad esempio l’immobile usato è di proprietà allora le uniche spese da affrontare saranno quelle per ristrutturarlo, arredare le camere, adeguare gli ambienti e gli spazi comuni. Se invece si decide di acquistarlo bisogna mettere in conto un investimento iniziale che cambia secondo la dimensione, il luogo in cui è ubicato, le condizioni di partenza: si stima che i costi di acquisto medi per un B&B, con circa 5 camere, siano compresi tra i 300 e i 400 mila euro.
Superato questo step bisognerà affrontare le spese per verificare l’idoneità dell’immobile e accertarsi che non ci siano impedimenti legali, urbanistici o tecnici che potrebbero bloccare l’avvio dell’attività.
Da non dimenticare eventuali costi di adeguamento alla normativa antincendio o quelli per la stipula di un’assicurazione che alcune regioni impongono come requisito indispensabile per aprire un B&B.
Liquidate le questioni più tecniche restano però le spese da destinare alle attività di promozione, come può essere ad esempio la creazione di un sito web, la presenza su alcune delle principali piattaforme di prenotazione online e app dedicata (da Booking a Airbnb).
23 marzo 2022 |