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Consigli pratici per illuminare la cucina

Come illuminare la cucina creando una giusta armonia tra design e sostenibilità? In questa guida daremo alcuni consigli pratici per unire i due elementi in uno degli ambienti più vissuti nelle nostre abitazioni.

 

Illuminazione in cucina: mettere d’accordo esterni e interni

L’illuminazione di un ambiente parte, innanzitutto, dalla luce che arriva dall’esterno dell’abitazione. Questo vale naturalmente anche per la cucina, un luogo da trattare con particolare cura e riguardo. Dopotutto, è lì che inizia la giornata, ed è lì che, a partire dalla prima colazione, troviamo la carica per affrontare i vari impegni della giornata.

L’ideale, dunque, sarebbe regolare e posizionare l’illuminazione in base alla luce naturale che filtra dall’esterno. L’esposizione di una stanza è importante, ad esempio un’esposizione a sud comporta il vantaggio di una cucina che in inverno risulterà più illuminata (oltretutto si avrà il beneficio di un minor consumo di energia elettrica); mentre un’esposizione a nord donerà meno luce nei mesi più freddi con la conseguente necessità di illuminare l’ambiente in maniera più incisiva.

Infine, un’esposizione a ovest avrà tanta luce naturale nelle ore pomeridiane e poca in mattinata, al contrario, una stanza esposta ad est riceverà sole in abbondanza in mattinata, ma poco nel pomeriggio.

Ma quella dell’esposizione è solo una tra le tante variabili in gioco. Molto dipende anche dalla posizione dell’abitazione. Una casa in campagna con una cucina che si affaccia sul giardino tendenzialmente avrà più luce naturale a disposizione rispetto ad una situata in pieno centro città, che “vede” di fronte a sé altri edifici a fare ombra. 

Le luci in cucina vanno regolate, inoltre, anche in base al colore delle pareti, all’arredamento e alla posizione dei piani di lavoro e di cottura

Un buona armonia tra luci interne e esterne donerà un delizioso effetto per gli occhi, oltre che un risparmio in bolletta.

 

Luci in cucina e risparmio energetico

A proposito di risparmio, molto importante è utilizzare componenti elettriche che da un lato durino a lungo e che dall’altro non necessitino di una continua manutenzione. 

In questo senso, le luci al led sono una ottima soluzione. Con le luci che sfruttano la Light Emitting Diodes, acronimo per LED, è possibile ottenere un consistente taglio dei consumi. Oltretutto, si adattano benissimo per sostituire le lampade fluorescenti, sia compatte che al neon. Strisce a led possono essere inserite anche all’interno dei ripiani da cucina.

Le luci al led perdono solo il 30% della loro potenza dopo ben 50mila ore di utilizzo e riescono a durare fino a 20 anni. Un’ enormità se si considera che una lampadina a filamento dura in media al massimo 1500 ore. Ma vediamo quali sono altre strade sostenibili da poter percorrere.

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Lampadine smart e domotica in cucina

Il risparmio energetico in cucina può essere ottenuto anche grazie alla domotica e alle lampadine smart. Queste consentono infatti di regolare l’illuminazione, sfruttando solo la potenza necessaria.

L’investimento iniziale non è proibitivo (a seconda di cosa si vuole scegliere, i kit partono da un prezzo di circa 20 euro, arrivando fino a 100 euro) il consiglio è acquistare lampadine appartenenti allo stesso brand per incrementare le performance dell’impianto. 

Le lampadine smart generalmente sono collegate a un timer con il quale regolare e programmare l’accensione delle luci. Se il sistema è dotato di GPS ancora meglio: le luci si spegneranno automaticamente quando nessuno è presente all’interno dell’ambiente (in questo caso la cucina) così da ridurre ulteriormente sprechi di energia. 

Luci dimmerabili

Un’altra strada da percorrere in ottica di risparmio energetico in cucina è quella di inserire un dimmer (in italiano conosciuto come varialuce). Si tratta di un dispositivo con cui controllare l’intensità dell'illuminazione e realizzare così efficienza energetica. Il dimmer si installa al posto del normale interruttore per accendere e spengere la luce ed è solitamente composto da una rotellina che permette di variare l’intensità delle lampadine a cui è collegato. 

come illuminare la cucina

Punti luce: dove e come illuminare maggiormente?

Particolare attenzione va riservata al piano di lavoro e al piano cottura. Qui avvengono le operazioni più delicate da effettuare in cucina. Attività come tagliare cibi o la decorazione di dolci richiedono infatti una luce particolare, sia per la buona riuscita del lavoro che per evitare incidenti e affaticare gli occhi. 

Ecco alcune idee.  

I faretti direzionabili

I faretti direzionabili si adattano perfettamente alla cucina. Grazie a questa soluzione è possibile direzionare la luce nei punti in cui ce n’è maggiore bisogno. 

A seconda dei casi, ad esempio, la luce potrà essere diretta verso il tavolo o verso il piano di lavoro. Sul mercato esistono varie tipologie di faretti. Tra i modelli più strutturati sono disponibili anche quelli dotati di telecomando.

Ovviamente si tratta di faretti a led, che come spiegato precedentemente garantiscono un ottimo livello di efficienza energetica. Insomma, un tipico esempio di come design, funzionalità ed efficienza energetica possono andare perfettamente d’accordo.

I faretti ad incasso

I faretti ad incasso sono un’ottima alternativa ai faretti direzionabili. In questo caso i punti luce sono distribuiti lungo tutto l’ambiente per garantire una distribuzione dell’illuminazione più uniforme. 

Con i faretti ad incasso è possibile creare un effetto di continuità, nel caso che la cucina sia aperta su un’altra stanza.

I faretti possono essere naturalmente direzionati nei punti di maggiore interesse.

Applique

La comodità della luce direzionabile può essere raggiunta anche grazie alle applique. Applique a led da cucina sono disponibili in vari modelli con costi che variano dai 35/40 euro in su. Con circa 80 euro è possibile acquistare ottimi prodotti. 

Lampade e lampadari a sospensione

Lampade e lampadari a sospensione sono adeguati soprattutto per cucine grandi. Con questi complementi si possono creare anche suggestivi giochi di colore. Un esempio? Porre in opposizione il colore delle lampade con quello delle pareti della cucina, così per pareti chiare si possono scegliere colori scuri, e viceversa.

Anche in questo caso c’è l’imbarazzo della scelta fra diversi modelli, che variano per costo e design (per esempio si può decidere fra vintage o moderno, a seconda dello stile della cucina). 

Il consiglio, comunque, è sempre quello di scegliere la tecnologia led.

come illuminare la cucina

Luce calda o fredda?

Un’altra decisione relativa all’illuminazione della cucina è la scelta tra luce calda e luce fredda. La luce calda ha una temperatura di colore bassa, inferiore ai 3300 Kelvin, con sfumature che spaziano dal rosso all’arancione al giallo, fino al bianco caldo. La luce fredda invece ha una temperatura di colore delle lampadine compresa tra i 3600 e i 6500 Kelvin. In questo caso la luce tende in modo prevalente al bianco e al bluastro e a conferire la tonalità fredda sono le sfumature blu e azzurre. 

L’ideale è posizionare la luce fredda sui piani di lavoro o di cottura. Questo aiuterà a mantenere alta la concentrazione durante la preparazione dei piatti. 

La luce calda, ottima per creare un effetto intimo e avvolgente durante i pasti, può essere invece direzionata sul tavolo.

Scegli l'offerta luce migliore rispetto alle tue esigenze

Forno elettrico, frigorifero e luci. La cucina è uno degli ambienti della casa in cui più si consuma energia. Abbiamo visto, però, che contenere i consumi (facendo del bene anche al pianeta) è possibile attraverso un’adeguata illuminazione, ma anche la scelta degli elettrodomestici è fondamentale per ridurre i consumi in bolletta.

Quando si parla di risparmio energetico in cucina non si può inoltre non far riferimento al confronto fra le tariffe, questo aiuterà, insieme alla qualità dei prodotti, a ottimizzare i consumi.

Ad esempio, le offerte luce di Acea Energia ti permettono di scegliere l'offerta che meglio si adatta alle tue abitudini di consumo. Inoltre, con Acea Energia si sceglie anche la sostenibilità, infatti con luce 100% Green l'energia elettrica fornita è attestata da "Garanzia d’Origine" ossia dalla certificazione elettronica che attesta l’origine rinnovabile delle fonti utilizzate per la produzione di energia elettrica.

03 febbraio 2022