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Come purificare l’aria
in casa e al lavoro

Sapere come purificare l’aria in casa e in ufficio è fondamentale per migliorare il benessere delle persone che vivono abitualmente in quegli ambienti. Per ridurre l’inquinamento domestico occorre contrastare gli agenti inquinanti presenti nell’aria. Il consiglio più pratico è quello di far arieggiare regolarmente l’ambiente. Con il ricircolo dell’aria, infatti, si evita anche la formazione di muffe negli angoli delle pareti. Tra le soluzioni a pagamento il purificatore d’aria è senza dubbio la scelta migliore, ma in commercio esistono anche piante da interno che purificano l’aria. Vediamo a cosa serve il purificatore d’aria, dove posizionarlo, quanto costa, e scopriamo quali sono le piante che purificano l’aria.

Purificatore d’aria: come funziona e a cosa serve

Quando si ha il bisogno di purificare l’aria di casa, il depuratore è una soluzione efficace e conveniente. Il depuratore d'aria è un dispositivo elettronico che ha il compito di eliminare allergeni, acari e fumo presenti in un ambiente, contribuendo così a renderlo salubre. Un purificatore d’aria, essendo dotato di un sistema di filtraggio, ha la capacità di intrappolare all’interno dei suoi filtri le particelle sospese nell’aria.

In commercio sono presenti diversi modelli di depuratori d’aria, come ad esempio i filtri HEPA, che attraverso un setaccio molecolare separano le particelle più grandi da quelle più piccole migliorando notevolmente la qualità dell’aria. Possono inoltre essere combinati con un filtro ai carboni attivi, capace di trattenere i cattivi odori. Un depuratore d’aria, con filtri HEPA, non produce gas inquinanti. Riesce a filtrare polveri, batteri e pollini contenute nell’aria in ambienti chiusi. Inoltre rimuove le particelle sospese nell’aria, evitando la formazione di muffe e condense. Di contro, tuttavia, un purificatore d’aria per filtrazione impiega molta corrente elettrica per funzionare e richiede una manutenzione regolare, con conseguenti spese.

Come purificare l’aria in casa e al lavoro

Depuratore d’aria: quanto costa e dove posizionarlo

Chiarito a cosa serve un purificatore d’aria, soffermiamoci sul prezzo di questi dispositivi. Il costo di un depuratore d’aria dipende dai metri quadrati che riesce a coprire e dal tipo di tecnologia impiegata. Oltre a quelli per filtrazione, infatti, esistono anche depuratori per ionizzazione, polarizzazione elettronica e sterilizzazione termodinamica. Quando si sceglie un purificatore d’aria, occorre tenere in considerazione i costi di manutenzione e dei consumi elettrici e confrontarli con l’efficacia dell’apparecchio. Quanto costa un purificatore d’aria? A seconda delle variabili di cui sopra, un dispositivo di questo tipo può costare da meno di 100 euro fino a più di 1.000. Se si chiede, invece, dove posizionare il purificatore d’aria, la risposta è semplice. Per massimizzare l’efficacia di un depuratore d’aria è essenziale collocarlo al centro della stanza e, possibilmente, in alto, a distanza di almeno mezzo metro da ogni altro oggetto. Se si lavora da remoto è suggeribile posizionarlo nell’ambiente in cui si lavora, mentre in generale è utile averlo in camera da letto. In nessun caso va piazzato vicino alle fonti di calore o ai lavandini. Per questo motivo è suggerito non mettere il depuratore in bagno o in stanze umide e, in generale, vicino a stufe e termosifoni.

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Purificatore d’aria o ionizzatore?

Va inoltre ricordato che in commercio esistono modelli di purificatori d’aria con funzione di ionizzazione. Lo ionizzatore crea ed emette ioni, ossia molecole di gas già presenti nell’aria, caricandole positivamente o negativamente. Gli ioni restano sospesi in aria e si legano alle particelle inquinanti portandole sulle superfici. A differenza del purificatore, però, lo ionizzatore non elimina tutti gli agenti inquinanti: riesce a diminuire gli inquinanti solidi, ma non risulta efficace contro umidità o gas. 

Come purificare l’aria in casa e al lavoro

Quali sono le piante che purificano l’aria in casa?

Se ci si sta ancora chiedendo come purificare l’aria di casa in modo naturale, arrivano in soccorso le piante che purificano l’aria dallo smog. Ovviamente non è necessario creare una serra in casa, soluzione perfetta per avere prodotti green a km 0, ma è sufficiente dotarsi delle piante giuste per ridurre le sostanze inquinanti.  Esistono diverse piante in grado di assorbire le sostanze nocive che si accumulano tra le mura domestiche. Tra le piante da appartamento che purificano l’aria, si segnalano:

  • Aloe vera: richiede poca acqua e si adatta a ogni tipo di temperatura. Ha un costo molto basso e il merito di assorbire formaldeide. Si può prendere in considerazione anche l’Aloe Arborescens, meno nota e diffusa dell’Aloe vera ma altrettanto efficace quando si tratta di purificare l’aria in casa.
  • Crisantemo: sebbene sia generalmente associata a eventi luttuosi, questa pianta ha una grande capacità di assorbire ammonica e trielina.
  • Gerbera: richiede molta luce, ma riesce a trattenere monossido di carbonio, benzene e trielina.
  • Clorofito: la pianta ragno, dotata di foglie molto voluminose, assorbe dall’aria xilene e monossido di carbonio. Si tratta di una pianta davvero adatta a tutti: non necessita di cure particolari.
  • Edera inglese: trattiene le spore delle muffe e ha un grande valore ornamentale. Questa pianta da appartamento è capace di rimuovere la formaldeide e il benzene. Tuttavia, essendo una pianta rampicante, richiede di un ambiente spazioso per essere posizionata. Non bisogna inoltre esagerare con l’acqua. Viene annoverata tra le migliori piante che purificano l’aria in camera da letto.

Altre piante che purificano l’aria sono la dracena marginata, il ficus beniamina, la chamaedorea, la lingua della suocera e la palma bambù. Le piante capaci di purificare l’aria possono essere acquistate comodamente in tutti i vivai, oppure online. Le piante purificano l’aria grazie a un processo innescato dalla fotosintesi clorofilliana. Durante le ore del giorno assumono anidride carbonica e rilasciano ossigeno, mentre di notte il principio si inverte. Anche per questo motivo è consigliato non tenere le piante in camera da letto: durante gli scambi gassosi, infatti, la pianta assorbe anche gli agenti inquinanti. In questo modo, sottraendoli all’ambiente domestico, annulla i benefici.

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22 dicembre 2021