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Con l'inizio dell'estate e con l'arrivo dei primi caldi il condizionatore diventa tra gli elettrodomestici più desiderati dagli italiani, complici soprattutto le temperature elevate che il nostro paese registra negli ultimi anni. Per capire quanto consuma un condizionatore in un'ora e per scoprire come utilizzarlo al meglio, è necessario conoscere bene questo strumento, e fare chiarezza su alcuni punti.
Prima di tutto, è bene sottolineare che, anche se usati come sinonimi, in realtà condizionatore e climatizzatore indicano due dispositivi diversi: a differenza del primo, il secondo permette infatti di controllare anche il livello di umidità, e consente di mantenere simultaneamente la stessa temperatura in diversi ambienti. Detto questo, nella quotidianità queste parole continuano a essere usate come sinonimi. Vediamo quindi quali sono i consumi di un condizionatore in casa!
Tutti sanno che il condizionatore è un dispositivo domestico piuttosto energivoro, ovvero uno strumento che, per funzionare, richiede parecchia energia. Ma quanto consuma nel concreto un condizionatore? Tutto dipende dal tipo di dispositivo e dall'utilizzo concreto che se ne fa giorno dopo giorno. Prima di tutto, ci sono dei condizionatori di classe energetica alta, per esempio A e dei condizionatori di classe energetica molto bassa, fino alla classe D. A parità di consumo e di resa, questi ultimi consumano molto di più dei primi.
Il consumo energetico di un condizionatore deve essere riportato obbligatoriamente sulla sua etichetta energetica, insieme alla classe. Va detto che questi valori non corrispondono agli effettivi consumi all'interno di un appartamento: le misurazioni che portano a quei dati, ai fini del completamento dell'etichetta energetica, vengono fatte all'interno di laboratori che presentano il giusto livello di temperatura e umidità. Oltre a questo, va sottolineato che all'aumentare dell'ampiezza della stanza da rinfrescare, e al variare della sua esposizione ai raggi del solare, il consumo effettivo di un condizionatore può aumentare o diminuire.
Detto questo, come riferimento generale, è possibile tenere presente che i migliori condizionatori, ovvero quelli aventi una classe energetica A, presentano un consumo inferiore 160 kWh all'anno. Basta scendere di due categorie, scegliendo un condizionatore di classe energetica C, per arrivare a 180 kWh. Ecco allora che, con il condizionatore sbagliato, il consumo energetico può essere persino triplo.
Visto in generale quanto consuma in termini di kWh un condizionatore, vale la pena approfondire velocemente il consumo di un condizionatore inverter. Va detto che questi dispositivi, a differenza dei classici condizionatori on/off, permettono di variare la potenza della macchina, modulando in modo efficace la potenza di utilizzo. Si capisce quindi che, in linea di massima, la tecnologia inverter permette di ridurre i consumi.
Si è visto quanti kWh all'anno può consumare un condizionatore. Molte persone, di fronte al costo di un impianto di climatizzazione per la casa e ai lavori necessari per l'installazione, potrebbero pensare di acquistare un più economico ventilatore, che non richiede peraltro nessun lavoro per la messa in opera. Da questo punto, non ci sono dubbi: il ventilatore consuma molto meno rispetto a un condizionatore.
I piccoli ventilatori da tavolo hanno un consumo energetico medio tra i 10 e i 25 W all’ora, mentre quelli più grandi, da pavimento, possono arrivare a 100 W se impostati alla massima potenza. Purtroppo, però, l'effettivo raffrescamento assicurato dal ventilatore è di gran lunga minore rispetto a quello del condizionatore: se infatti quest'ultimo permette davvero di abbassare la temperatura interna a una stanza, il ventilatore si limita a creare un flusso d'aria veloce, dando un sollievo minore.
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Nello scegliere il condizionatore è necessario tenere in considerazione diversi fattori. È bene pensare al tipo di tecnologia, sapendo che il condizionatore inverter permette di adeguare la potenza alla necessità effettiva, mentre il condizionatore con pompa di calore può essere usato non solo per rinfrescare l'estate, ma anche per riscaldare d'inverno.
Si rende poi necessario poter contare su un numero sufficiente di BTU (sigla che sta per British Thermal Unit: si tratta dell’unità di misura che identifica la potenza di un impianto di condizionamento o riscaldamento) all'ora in base alla grandezza dell'ambiente da raffrescare, sapendo per esempio che per un ambiente da 25 metri quadrati sono necessari tipicamente 12.000 BTU all'ora nominali.
Esposizione della stanza, numero di finestre, altezza del soffitto, presenza di apparecchi che generano calore, orari di utilizzo sono gli altri fattori da tenere in considerazione, per acquistare il condizionatore più adatto, e quindi migliore anche dal punto di vista dei consumi.
Infine, dopo aver visto quanto consuma un condizionatore e come scegliere il migliore per la propria casa, vale la pena ripassare quelle che sono le regole fondamentali per ridurre il consumo dei condizionatori, quindi in bolletta:
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23 agosto 2023 |