L’App dedicata ai clienti con codice fiscale per gestire le utenze luce e gas in modo smart.
Al giorno d’oggi l’asciugatrice è diventata uno degli elettrodomestici di uso comune insieme a forno, frigorifero, lavatrice e lavastoviglie. Ma quanto consuma l’asciugatrice? Quant’è il consumo medio di un’asciugatrice? In quali fasce orarie è meglio non usarla? Quanto conviene un’asciugatrice a basso consumo? Proviamo a scoprirlo insieme in questo breve vademecum su una serie di piccoli accorgimenti da adottare per farci risparmiare energia e abbattere i consumi.
Prima di analizzare il consumo di un’asciugatrice proviamo a fare un passo indietro e ad analizzarne il funzionamento, le tipologie e quali fattori ne determinano i consumi. L’asciugatrice è un’alleata preziosa soprattutto in termini di tempo: asciuga infatti il bucato appena lavato evitando di doverlo stendere e rendendo più semplice anche la stiratura.
Niente più ceste di bucato da stendere quindi, ti basterà semplicemente caricare gli indumenti nel cestello e impostare il programma più adatto in base al tipo di tessuto. Attenzione però ai capi di lino o seta, che se inseriti nell’asciugatrice possono rovinarsi, o a abiti in fibra come la lana che necessitano di un sacchetto in microfibra che li protegga.
Ha l’aspetto di una comune lavatrice sia per dimensioni sia per la presenza di un oblò, ma in realtà l’asciugatrice è un elettrodomestico molto diverso progettato per asciugare la biancheria tramite getti d’aria calda immessi nel cestello attraverso un sistema di ventole e resistenze indirizzati sui tessuti; così tutta l’acqua e l’umidità in eccesso dei capi verranno eliminate accelerando il processo d’asciugatura rispetto alla tradizionale esposizione dei capi al sole.
In base alla fonte di calore e alla tecnologia usata, ne esistono di due tipi:
Esistono anche alcuni modelli con la funzione vapore, che riduce al minimo le pieghe degli indumenti ed evita di doverli stirare.
Prima di rispondere alla domanda “quanto consuma una asciugatrice?”, è opportuno analizzare i fattori che incidono maggiormente sui consumi di questo elettrodomestico. Ecco in breve alcune delle variabili di cui tener conto per poter scegliere l’asciugatrice che consuma meno, ormai anche considerate regole generali quando si è alle prese con la scelta degli elettrodomestici di casa:
L’energia che ti forniamo è attestata da «Garanzia d’Origine». Compensiamo le emissioni di CO2 mediante l'acquisto di crediti di carbonio certificati.
Compensiamo le emissioni di CO2 mediante l'acquisto di crediti di carbonio certificati.
Per calcolare quanti watt consuma un’asciugatrice bisogna considerare la potenza della macchina. A partire da questo dato sarà possibile ottenere il consumo in kW/h dell’asciugatrice per ciclo e per anno, e l’impatto sulla bolletta. I principali modelli di asciugatrice hanno un consumo in watt compreso tra i 1.800 e i 5.000; i modelli domestici più diffusi sul mercato hanno una capacità di assorbimento di 2000 watt.
Per poter contenere i consumi elettrici di un’asciugatrice è utile seguire una serie di piccoli suggerimenti, accortezze che ciascuno di noi può mettere in pratica senza dover rinunciare alla comodità di un elettrodomestico sempre più presente nelle case degli italiani:
Insieme a tutte queste buone abitudini un’altra buona pratica è quella di affidarsi a un gestore di energia attento alle esigenze di consumo dei propri clienti come Acea Energia. Con Luce 100% Green l'energia elettrica è attestata da "Garanzia d’Origine" l’energia elettrica fornita è attestata da "Garanzia d’Origine" ossia dalla certificazione elettronica che attesta l’origine rinnovabile delle fonti utilizzate per la produzione di energia elettrica.
7 febbraio 2023 |