L’App dedicata ai clienti con codice fiscale per gestire le utenze luce e gas in modo smart.
Ogni volta che si sottoscrive un nuovo contratto per il gas, si paga in bolletta un deposito cauzionale. Ma cos’è il deposito cauzionale gas e quando si deve pagare? Come si può recuperare questo importo una volta concluso il contratto con il fornitore? Scopriamolo insieme.
Il deposito cauzionale viene applicato a ogni nuova fornitura luce e gas. Si tratta di un deposito previsto dall'Autorità di regolazione per energia reti e ambiente (Arera) che il cliente è tenuto a versare per tutelare il fornitore dell’energia elettrica o del gas da eventuali morosità . Il deposito cauzionale per l’utenza della luce varia in relazione ai kW di potenza impegnata. Il deposito cauzionale gas, invece, si applica in relazione ai metri cubi per anno, così come descritto dalla delibera n. 229/01 (Adozione di direttiva concernente le condizioni contrattuali del servizio di vendita del gas ai clienti finali attraverso reti di gasdotti locali). Il deposito gas è quindi una somma di denaro versata a garanzia. Tale somma deve essere restituita quando l’utente chiude il contratto,viene invece trattenuta se l’utente non paga le bollette, diventa moroso, perdendo quindi il diritto su quel deposito cauzionale.
L’addebito del deposito cauzionale per l’utenza del gas viene applicato al momento della stipula del contratto e si paga insieme alla prima bolletta. Solitamente è quindi saldato tramite bollettino postale. Il deposito cauzionale viene applicato dai fornitori del gas quando:
C’è un caso, però, in cui l’ addebito del deposito cauzionale del gas non è dovuto. Ciò avviene quando il cliente che allaccia una nuova utenza e sottoscrive un nuovo contratto sceglie la domiciliazione bancaria come metodo di pagamento. Lo stesso deposito cauzionale viene infatti restituito quando l’utente, pur non uscendo dal contratto, decide di cambiare il metodo di pagamento. A sua discrezione può infatti attivare la domiciliazione bancaria, postale, o il pagamento tramite carta di credito. Questo perché l’addebito diretto su conto corrente delle utenze, tramite IBAN, è una garanzia sufficiente per il fornitore, che quindi è esentato dal richiedere il deposito cauzionale.
L’energia che ti forniamo è attestata da «Garanzia d’Origine». Compensiamo le emissioni di CO2 mediante l'acquisto di crediti di carbonio certificati.
Compensiamo le emissioni di CO2 mediante l'acquisto di crediti di carbonio certificati.
Il deposito cauzionale del gas è sempre segna Le tariffe non sono comunque decise interamente dai fornitori. Le quote, infatti, devono rispondere alla normativa dell’Autorità per l'Energia Elettrica, il Gas e il Servizio Idrico (Arera). L’Arera ha imposto dei tetti massimi per i depositi cauzionale di luce e gas per le utenze domestiche edei rangeben precisi per le utenze business. Un esempio? Se il consumo annuo è di 500 Smc/anno, il deposito cauzionale massimo che può essere richiesto, secondo la normativa vigente dell’Arera, è di 30€.
La tabella di questo tetto massimo definito dall’Autorità per l’energia elettrica, il gas e il servizio idrico, per le utenze domestiche di gas metano, è così composta:
Sapere quanto si consuma non è complicato. Si può procedere in due modi. Il primo è leggere le vecchie bollette del gas per riuscire a risalire al consumo annuo della propria famiglia. Il secondo è quello di consultare il proprio contatore e risalire al consumo in metri cubi del gas metano. Riuscire a consultare il consumo attuale tramite il contatore del gas è un’informazione utile, che è bene tenere sempre a mente, specialmente nei casi in cui si intenda cambiare fornitore o offerta.
L’addebito del deposito cauzionale per la bolletta del gas può variare in due casi.
La prima ipotesi si ha in caso di morosità dei clienti nel pagamento di due bollette, anche non consecutive: per loro, il deposito cauzionale è raddoppiato. Gli utenti che godono del bonus sociale pagano invece un deposito di importo inferiore, in questi casi il deposito viene addebitato nella prima bolletta per intero oppure solo una parte e la restante parte rateizzata nelle bollette successive.
Il deposito cauzionale per la luce o per il gas non è obbligatorio da parte del fornitore per le utenze per il mercato libero. È una garanzia che viene concessa dalla normativa vigente, che il fornitore può scegliere se richiedere o meno. Qualora la richieda, deve rientrare, come già visto, nei tetti massimi imposti dalla legge. Devono inoltre essere opportunamente segnalate nel contratto le modalità di pagamento del deposito e della sua restituzione. Dal giugno 2014 è invece obbligatorio il deposito cauzionale per le utenze sia di luce che di gas del mercato tutelato.
Abbiamo visto finora in cosa consiste il deposito cauzionale per il gas, a quanto ammonta, cosa dice la normativa dell’Arera e quali sono i metodi di pagamento. Ma come si fa a essere rimborsati del deposito cauzionale del gas? Una volta che si chiude un contratto, il fornitore del gas è tenuto a restituire l’intera somma del deposito cauzionale entro 30 giorni dalla sua cessazione. Lo stesso se si tratta di una voltura, e quindi se l’intestatario è cambiato. Il deposito cauzionale viene restituito tramite l’ultima bolletta relativa al cliente uscente e verrà quindi riapplicato sulla prima bolletta del cliente entrante. Anche qualora ci sia un cambio di fornitore, il deposito viene comunque rimborsato al cliente e scalato dal costo della bolletta di chiusura.
17 settembre 2021 |