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Inquinamento acustico: cos’è, cosa provoca e come ridurlo

Lo sapevi che il rumore del traffico è la seconda causa ambientale in Europa, subito dopo l’inquinamento atmosferico, ad incidere in maniera significativa sulla salute? Ad affermarlo è l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), secondo la quale i livelli minimi di esposizione a lungo termine al rumore del traffico sarebbero di 53 decibel durante il giorno e di 45 decibel per la notte. Gli ultimi rapporti pubblicati dall’Agenzia Europea dell’Ambiente (AEA) stima che sono almeno 100 milioni le persone che in Europa subiscono l’esposizione prolungata ai rumori nocivi per la salute e 5 milioni quelle che soffrono di disturbi del sonno a causa del rumore dei mezzi di trasporto. Il rumore del traffico stradale è infatti una delle principali fonti di inquinamento acustico, che oggi incide sulla salute e il benessere dei cittadini in maniera significativa; spesso sottovalutato, il fenomeno ha un diffuso impatto soprattutto sulle popolazioni che vivono nelle grandi città ma non solo: anche gli ambienti naturali cominciano a risentirne. Ma che  cos’è l’inquinamento acustico, quali sono le sue principali cause e conseguenze? E come si può ridurre la portata del fenomeno?

Inquinamento acustico: cos’è

A fornire la definizione chiara ed esplicita di inquinamento acustico  è la legge del 26 ottobre 1995, n. 447 che stabilisce i principi normativi di riferimento in materia di tutela dell’ambiente esterno e dell’ambiente abitativo dall’inquinamento acustico. L’articolo 2 della legge definisce inquinamento acustico “L’introduzione di rumore nell’ambiente abitativo o nell’ambiente esterno tale da provocare fastidio o disturbo al riposo ed alle attività umane, pericolo per la salute umana, deterioramento degli ecosistemi, dei beni materiali, dei monumenti, dell’ambiente abitativo dell’ambiente esterno o tale da interferire con le legittime fruizioni degli ambienti stessi”.

In generale, quindi, con il termine inquinamento acustico ci si riferisce a una forma di inquinamento causato da una prolungata esposizione a suoni e rumori di alta intensità. 

Inquinamento acustico

Cause inquinamento acustico

L’inquinamento acusticoè provocato da vari fattori. Tra le mura di casa è soprattutto l’utilizzo degli elettrodomesticia incidere in maniera notevole (lavatrici accese di notte, tv ad alto volume, tosaerba e trapani). Ma tra le principali fonti di rumore rientrano anche: 
 

  • traffico veicolare (suoni dei clacson, rumore degli pneumatici sul suolo e dei motori) 
  • traffico ferroviario  
  • traffico aereo
  • attività industriali e commerciali
  • musica passiva, come quella diffusa negli spazi di condivisione (bar, ristoranti, negozi, centri commerciali, aeroporti, spiagge, piscine, palestre).

Nei paesi più avanzati, il traffico stradale è oggi una delle principali cause di inquinamento acustico. Da non sottovalutare anche il rumore prodotto dai treni:per questo motivo, la normativa impone percorsi lontani dai centri abitati. Inoltre, è importante che le tratte ferroviarie situate nelle vicinanze delle aree abitate siano dotate di barriere fonoisolanti, vale a dire sistemi antirumore realizzati in vetro, legno e alluminio con lo scopo di proteggere i luoghi abitati dall'inquinamento acustico.  

Rispetto al passato è aumentata inoltre la rumorosità legata alla vita lavorativa. L’inquinamento acustico prodotto dalle industrie è cresciuto a causa della frammentazione della produzione. Oggi la rumorosità colpisce soprattutto i centri a elevata densità di popolazione, con macchinari in azione a ogni ora del giorno. 

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Inquinamento acustico: normativa

A livello europeo, la normativa di riferimento sull’inquinamento acustico è la direttiva 2002/49/CE, il principale strumento legislativo per la tutela della salute e del benessere delle persone dall'eccesso di inquinamento acustico. Stabilisce un approccio comune per evitare, prevenire e ridurre gli effetti nocivi dell'esposizione al rumore ambientale e sviluppare misure di contenimento. 

La direttiva uniforma i criteri di valutazione del rumore ambientale (senza fissare dei valori limite) e impone ai singoli stati membri di elaborare e pubblicare ogni cinque anni mappe acustiche e piani d'azione per la gestione del rumore.  La direttiva introduce due parametri: 

  • Lden (Level day-evening-night): livello sonoro medio ponderato su giorno, sera e notte, con un valore di riferimento indicativo di 55 dB. 
  • Lnight (Level night): livello sonoro medio durante il periodo notturno, con un valore di riferimento indicativo di 50 dB. 

Questi parametri aiutano a monitorare gli effetti del rumore ambientale sulla popolazione, fornendo una base per prevenire disturbi del sonno e altre implicazioni sulla salute. In Italia, la Direttiva 2002/49/CE è stata recepita con il Decreto Legislativo 194/2005 che si integra con la Legge Quadro n. 447 del 26/10/95. Quest’ultima non solo definisce il concetto di inquinamento acustico, ma stabilisce le principali fonti di rumore, gli standard da rispettare e delinea le responsabilità delle Regioni, Province e Comuni. 

Inquinamento acustico

Inquinamento acustico: rimedi

Ma quali sono i rimedi all’inquinamento acustico?  L’intervento umano gioca un ruolo cruciale nella prevenzione e mitigazione dei suoi effetti. Un approccio integrato per la riduzione dell’inquinamento acustico stradale, ad esempio, passa attraverso la promozione di una mobilità alternativa come l’adozione di  veicoli ibridi o elettrici a bassa rumorosità, piste ciclabili e la pedonalizzazione delle strade. Questo deve essere accompagnato da un’adeguata pianificazione urbana, che preveda la realizzazione di strade con barriere antirumore, l’uso di pannelli fonoassorbenti, doppi vetri e infissi a chiusura ermetica. Nel caso invece del rumore provocato dal traffico aereo, intervengono spesso limitazioni alle operazioni di volo in prossimità di aree residenziali. Per quanto riguarda l’inquinamento provocato dalle aree industriali, invece, è importante intervenire sulla rumorosità dei macchinari e sull’acquisto di attrezzature più silenziose. A livello legislativo gli strumenti individuati per ridurre l’inquinamento acustico sono: la zonizzazione acustica e il piano di risanamento acustico. La zonizzazione acustica suddivide il territorio comunale in sei classi, ciascuna associata a livelli di rumore specifici, al fine di garantire il controllo, la limitazione e la prevenzione del deterioramento dell’ambiente. Il piano di risanamento acustico, invece, viene attivato qualora i limiti stabiliti per le zone non vengano rispettati, esso prevede l’adozione di provvedimenti amministrativi, normativi, regolamentari e interventi strutturali per riportare i livelli di rumore entro i limiti consentiti.

19 febbraio 2025