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Dal Plastic Bag Free Day alle altre iniziative per ridurre l’impatto ambientale della plastica

Il 3 luglio si celebra il Plastic Bag Free Day: una giornata di sensibilizzazione sull’impatto ambientale della plastica monouso nella nostra vita quotidiana. Nasce come movimento internazionale su iniziativa di Zero Waste Europe e si celebra in tutto il mondo, ogni anno, dal 2009. La battaglia contro la plastica usa e getta è oggi sempre più importante, e iniziative globali simili sono necessarie per aumentare consapevolezza e sensibilizzazione tra giovani e adulti. Cosa fare, però, durante il resto dell’anno? Ecco varie iniziative da mettere in atto per ridurre l’impatto ambientale della plastica nella vita di tutti i giorni.

Plastic Bag Free Day: un’iniziativa utile contro l’inquinamento da plastica

Così come il Decennio del mare (il Manifesto Unesco per la salvaguardia degli oceani) e la Giornata mondiale dell’ambiente, anche il Plastic Bag Free Day si pone l’obiettivo di sensibilizzare sempre più persone e coinvolgerle attivamente nella salvaguardia dell’ambiente.
A tal proposito, il direttore esecutivo Joan Marc Simon ha affermato che l’iniziativa Plastic Bag Free Day ha centrato i risultati prefissati. La direttiva sui sacchetti di plastica è stata emanata dall’Unione Europea nel 2015 con l’obiettivo di ridurre il consumo a 90 sacchetti di plastica l’anno, per persona, entro il 2018. L’obiettivo si fa sempre più stringente entro il 2025, quando si spera di ridurre ulteriormente il consumo con 40 buste di plastica all’anno per persona. Questi risultati fanno capire come anche le azioni che ci sembrano più piccole e banali possono in realtà produrre effetti positivi. Ma quali sono queste piccole azioni?
Oltre ad informarci di più, leggendo libri sulle questioni ambientali, ecco cosa possiamo fare praticamente tutti noi consumatori, nel quotidiano, per diminuire l’impatto ambientale della plastica usa e getta.

Inquinamento da plastica

Plastica e inquinamento: cominciamo dall’acqua

Molte famiglie italiane acquistano ancora oggi l’acqua in bottiglia. Questa abitudine rappresenta un costo extra evitabile, una spesa giornaliera ingente e una fatica inutile: basti pensare a quanto peso dobbiamo trasportare ogni volta per sole 6 o 12 bottiglie di plastica. Una famiglia di 4 persone può consumare più di 1000 bottiglie d’acqua all’anno, per un costo che si avvicina ai 400 euro. Tutto questo può essere evitato bevendo l’acqua del rubinetto, che in quasi tutti i comuni d’Italia è di ottima qualità. Esistono anche delle opzioni alternative: come gli abbonamenti di acqua in bottiglie di vetro, con vetro a rendere, ma non sono disponibili in tutti i centri abitati. L’impatto ambientale delle bottiglie di plastica è ingente ma anche evitabile. Per chi preferisce un gusto morbido è possibile installare un depuratore in casa, o anche un gasatore, con una spesa relativamente contenuta. Per chi è spesso fuori, invece, è possibile acquistare a pochi euro una borraccia termica in alluminio. Non solo si possono riempire all’infinito, ma riescono a mantenere la temperatura delle bevande, che in estate significa disporre di acqua fresca per ore. Acea ti aiuta a ridurre il consumo di acqua in plastica grazie alle Case dell’acqua, vere e proprie fontanelle high tech che erogano acqua lisca e frizzante: le trovi in diverse zone di Italia e l’acqua erogata è completamente gratuita.

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Depuratori acqua domestici

I depuratori domestici per l’acqua sono uno strumento molto utile per ridurre il più possibile il consumo di platica legato all’acquisto dell’acqua in bottiglia. Per questo motivo per il 2021 e il 2022 è prevista un’agevolazione fiscale che permette di ottenere un credito di imposta in caso di installazione di sistemi di filtraggio, depurazione e mineralizzazione d’acqua per il consumo domestico.

Esistono diverse tipologie di depuratori d’acqua, ognuna con diverse caratteristiche:
 

  • Addolcitore a resine a scambio ionico: si tratta di un impianto per la riduzione della durezza dell’acqua, l’acqua passa su una resina che trasforma il calcio in ioni di sodio.
  • Addolcitore magnetico: applica un campo magnetico intorno alla tubazione dell’acqua, in questo modo il calcare si trasforma in aragonite invece che in calcite e non forma incrostazioni.
  • Osmosi inversa: si tratta di un impianto di depurazione dell’acqua da tracce inquinanti come pesticidi, solventi, metalli e sottoprodotti della disinfestazione; inoltre riduce il contenuto totale dei sali dell’acqua, e quindi anche la durezza.
  • Carboni attivi: sono dei filtri in maglia di carbonio in grado di trattenere le molecole organiche più grandi, come quelle responsabili dei cattivi odori e sapori dell’acqua di rubinetto.

Grazie ai depuratori d’acqua è possibile risparmiare circa 200 euro l’anno e 17 kg di plastica all’anno a persona, oltre alla fatica di trasportare le casse d’acqua dal supermercato a casa.

Il bonus acqua potabile, approvato con la legge di bilancio 2021 ed entrato in vigore a giugno 2021, prevede il riconoscimento di un credito d’imposta fino a 500 euro per l’acquisto e l'installazione di sistemi di filtraggio, mineralizzazione, raffreddamento e addizione di anidride carbonica alimentare E290.

Caraffe filtranti

Nel caso in cui si voglia trattare solo l’acqua da bere, installare un impianto domestico potrebbe non essere vantaggioso. Per trattare l’acqua per tutta la famiglia basta infatti ricorrere all’uso di caraffe filtranti.

Le caraffe filtranti hanno un sistema di filtraggio incorporato a resine e a carboni attivi e agiscono su durezza e nitrati, migliorando la qualità e il gusto dell’acqua da bere.

Dal momento che trattano solo l’acqua destinata al consumo, le caraffe filtranti permettono di limitare notevolmente i costi di gestione e manutenzione del sistema di trattamento.

In commercio esistono due differenti tipi di filtraggio:
 

  • Filtri a carboni attivi, che assorbono le sostanze inquinanti
  • Filtri con resine a scambio ionico che convertono le sostanze nocive in agenti innocui, tramite una reazione chimica.

È importante sottolineare che nessuna delle due tipologie di filtro è in grado di agire su microrganismi di natura batterica, perciò la caraffa filtrante potrà essere utilizzata solo con acqua potabile.

Inquinamento da plastica

L’inquinamento da plastica si combatte anche in bagno

Sostituire la plastica usa e getta dove possibile, quando possibile. Anche in bagno.

  • Per esempio, possiamo evitare l’utilizzo di spazzolini da denti in plastica. Esistono numerose opzioni biodegradabili ed ecosostenibili, come quelli in bambù, ormai acquistabili in tutti i supermercati e nei negozi di beni per la casa.
  • Non solo, possiamo preferire detergenti, saponi e shampoo solidi e dire così addio ai flaconi in plastica.
  • Anche i rasoi usa e getta possono essere rimpiazzati con i rasoi di acciaio, che tanto andavano di moda in passato. Sono interamente riciclabili, funzionano perfettamente e non devono essere buttati.
  • O ancora, il dentifricio, che solitamente è venduto nei classici tubetti di plastica, può essere sostituito con paste dentifricie in vasetti di vetro o perfino in pastiglie, senza packaging.
  • Lo stesso vale per il deodorante. Anche quelli con la confezione di vetro hanno parti in plastica. Eliminarli in favore di deodoranti solidi vuol dire adottare una alternativa eco-sostenibile d’impatto.
  • Inoltre perfino la carta igienica può fare il suo: meglio preferire quella con involucro esterno in plastica biodegradabile o in carta.

Come ridurre l’inquinamento della plastica facendo la spesa

Fare la spesa al supermercato senza troppa attenzione significa, il più delle volte, trovarsi ad acquistare molta plastica usa e getta.

  • Acquistare frutta e verdura sfusi equivale a diminuire nettamente imballaggi difficili da smaltire. Negozi specializzati e supermercati più grandi hanno diverse opzioni senza plastica e imballaggio. È possibile acquistare sfusi anche latte, detersivi e saponi alla spina, frutta secca, legumi, cereali, mangime secco per animali e tanto altro ancora.
  • Un altro trucchetto per non sprecare plastica, quando acquistiamo frutta e verdura, consiste nell’apporre l’etichetta adesiva con il codice a barra su uno dei manici del sacchetto biodegradabile. A casa potremo così facilmente tagliarlo via e recuperare il sacchetto come busta per l’umido.
  • Per ridurre l’impatto ambientale della plastica, come l’International Plastic Bag Free Day insegna, possiamo portare con noi sacchi e sacchetti di tela o di stoffa per evitare l’acquisto dei sacchetti usa e getta.

Come ridurre la plastica in casa preferendo alternative ecosostenibili in cucina

Così come in bagno, anche in cucina possiamo ridurre l’utilizzo e lo spreco di plastica.

  • Evitiamo stoviglie usa e getta, come bicchieri, piatti e cannucce.
  • In cucina sfruttiamo i contenitori in vetro riutilizzabili per conservare il cibo avanzato in frigorifero, al posto di contenitori usa e getta.
  • La pellicola per gli alimenti può essere sostituita con alternative ecosostenibili, come le pellicole in cera d’api, realizzate in 100% cotone e in cera d’api naturale.

Per iniziare a vivere un futuro migliore, bisogna iniziare a cambiare già da oggi. Per questo ogni piccolo gesto nella vita quotidiana di tutti noi diventa un grande passo per costruire un domani migliore.

L’impegno di Acea Energia per l’energia rinnovabile

Anche per noi di Acea Energia il futuro è un valore importante e abbiamo deciso di fare la differenza. Per questo le nostre offerte luce e gas 100% ECO, l'energia elettrica fornita è attestata da "Garanzia d’Origine" ossia dalla certificazione elettronica che attesta l’origine rinnovabile delle fonti utilizzate per la produzione di energia elettrica e il gas è con compensazione delle emissioni di CO2 ottenuta tramite l’acquisto di crediti di carbonio certificati.

27 settembre 2021