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Ionizzatore d’aria per ambienti domestici: a cosa serve
e quanto consuma

Lo ionizzatore d’aria è lo strumento perfetto per eliminare batteri, muffe e polveri che si annidano nelle case e negli uffici. Ma quanto consuma e quanto impatta sulla bolletta dell’energia elettrica? Scopriamo pregi e difetti dei depuratori d’aria e quando conviene dotarsi di uno ionizzatore per casa.

Cos’è la ionizzazione

Quando si parla di ioni in relazione all’aria si fa riferimento agli ioni di ossigeno negativi. Uno ione non è altro che un atomo al quale sono stati tolti, o aggiunti, uno o più elettroni. Questo processo può avvenire per cattura di elettroni (anioni) o per scissione (mediante radiazioni elettromagnetiche di elevata energia) di un atomo o di una molecola. Gli ioni negativi dell’ossigeno hanno un effetto positivo sull’essere umano. Dispongono, infatti, di effetti stimolanti ed energizzanti per l’organismo e contrastano la diffusione di batteri e polvere nell’aria.

 Ionizzatore ambienti domestici

Che cos’è uno ionizzatore d’aria per casa

Uno ionizzatore d’aria è uno strumento elettrico capace di generare ioni negativi che migliorano la qualità dell’aria negli spazi chiusi. Tramite un processo chimico naturale, gli ioni negativi vanno a legarsi alle particelle presenti nell’aria. Queste, ovvero polvere e batteri, vengono così depositate sulle superfici dell’abitazione. L’azione dello ionizzatore d’aria per casa fa sì che occorra soltanto pulire le superfici interessate con uno straccio, senza l’utilizzo di prodotti chimici per la pulizia. Questa soluzione si rende dunque particolarmente indicata per chi soffre di allergie, ma non solo.

Il depuratore d’aria indoor crea ioni caricando elettricamente le molecole dei gas che compongono l’aria. Gli ioni, sospesi in aria, si legano con le particelle inquinanti contenute nell’aria, quali ad esempio gli allergeni.

Come funziona uno ionizzatore d’aria

Il funzionamento dello ionizzatore d’aria prevede più step. Inizialmente vengono prodotti ioni negativi, noti come anioni, prelevando elettroni da terra e trasferendoli alle molecole d’aria circostante. In un secondo momento i suddetti ioni acquistano lo stesso segno degli emettitori e vengono respinti. Le molecole, caricate elettricamente, sono così allontanate dagli emettitori e gli ioni negativi, unendosi alle particelle di sporco presenti nell’aria circostante, le caricano elettrostaticamente. Soltanto a questo punto le particelle di sporco si legano alle superfici che vanno ad incontrare, anziché rimanere sospese. Nei pressi dello ionizzatore d’aria si avverte così una sorta di brezza. Questo significa che l’aria che fuoriesce è carica di ioni e, pertanto, più pulita.

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Ionizzatore d’aria: pro e contro

Chi cerca informazioni sull’argomento, dopo essersi chiesto come ionizzare la casa, non può che interrogarsi sui benefici. La risposta è semplice: l’aria degli ambienti chiusi, come case o uffici, è di per sé molto inquinata E questo avviene perché le sostanze dannose si accumulano tra di loro e il ricircolo dell’aria, da solo, può non essere sufficiente a contrastarle. La presenza di uno ionizzatore fa in modo che le sostanze dannose vengano eliminate dall’ambiente interno e non respirate dagli esseri umani. Lo ionizzatore d’aria si rivela così lo strumento più efficace per elevare la concentrazione di ioni negativi in casa. Un’aria ionizzata è un’aria più respirabile e meno inquinata che porta con sé effetti benefici. Naturalmente questo non è l’unico metodo per migliorare la qualità dell’aria e della vita. Tra gli esempi virtuosi di questo tipo basti pensare, ad esempio, alla realizzazione di una serra fatta in casa, grazie alle capacità propria di molte piante di “filtrazione botanica”, purificando, rinfrescando e umidificando l’aria

L’obiezione maggiore, invece, consiste nella considerazione che uno ionizzatore produce anche ozono, un gas che risulta tossico se viene respirato in concentrazioni elevate. Paradossalmente l’ozono aumenta gli effetti delle allergie e aggrava la condizione asmatica dei soggetti predisposti. Per questo motivo è sempre opportuno controllare con scrupolo le informazioni tecniche del prodotto che si intende acquistare. L’emissione di ozono del dispositivo non deve superare la soglia delle 0,1 parti per milione. Va in ogni caso segnalato come uno normale ionizzatore in commercio, collocato in una stanza, non produrrà mai abbastanza ozono da poter essere considerato dannoso.

 Ionizzatore ambienti domestici

Ionizzatori e purificatori: differenze

In nessun caso gli ionizzatori vanno confusi con i purificatori d’aria. La differenza sostanziale è il modo in cui i due strumenti agiscono sull’agente inquinante. Gli ionizzatori emettono ioni negativi che si attaccano agli agenti inquinanti e li portano sulle superfici, senza eliminarli. I purificatori, invece, hanno il compito di intrappolare all’interno dei loro filtri le particelle sospese nell’aria. Un purificatore, quindi al contrario degli ionizzatori, è dotato di un sistema di filtraggio. In commercio esistono perfino purificatori d’aria con ionizzatore integrato. Questa soluzione è particolarmente efficace, anche negli ambienti grandi, ma ha un costo più elevato.

Quanto consuma uno ionizzatore in casa?

Per quanto riguarda i costi degli ionizzatori, un dispositivo di fascia media ha un prezzo unitario superiore ai 100 euro. Il consumo di questi strumenti dipende invece dal singolo apparecchio, dalla potenza e dalla collocazione in casa. Lo ionizzatore d’aria può infatti essere posto sulle pareti, o più semplicemente messo sul pavimento o adagiato su un mobile. Per favorire il corretto funzionamento è sempre importante lasciare spazio vicino all’apparecchio. Inoltre è necessario areare le stanze dell’abitazione, anche in presenza del dispositivo in funzione. Soltanto in questo modo, infatti, sarà garantito il ricircolo dell’aria. Particolare attenzione va posta anche ai filtri, che vanno sostituiti periodicamente.

Come abbiamo avuto modo di vedere, gli ionizzatori usano corrente ad alto voltaggio. Chi sta già pensando a come risparmiare energia elettrica, quindi, deve sapere che questi dispositivi consumano davvero poca energia elettrica. Il consumo medio stimato varia da circa 1,5 a 3 W. Ciò significa che l’utilizzo quotidiano di uno ionizzatore ha un impatto decisamente marginale sulla bolletta della luce. Per far sì che la spesa ammortizzata al massimo è sempre fondamentale affidarsi a un fornitore serio e leader del mercato. Scopri le offerte luce di Acea Energia e trova subito la soluzione migliore per risparmiare sulla tua prossima bolletta.

29 ottobre 2021