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Perché è consigliato utilizzare lampadine LED nelle nostre case? La risposta è semplice: perché, ancor più delle lampadine a risparmio energetico, permettono di tagliare i costi della bolletta della luce e utilizzano energia elettrica nel pieno rispetto dell’ambiente. Questa soluzione permette quindi diversi vantaggi, ma a quale costo?
Le lampadine LED (acronimo di Light Emitting Diod) sono state commercializzate dagli anni ’70 in poi. Capaci di illuminare ogni ambiente domestico riducendo inquinamento ambientale e prezzi della bolletta dell’energia elettrica, presentano diversi vantaggi.
Tra i vantaggi delle lampadine a LED rientrano:
Risulta utile sapere che la tonalità di colore emessa dalle lampadine LED è indicata in gradi Kelvin. Tale valore, segnalato sulla confezione della lampada LED, serve a capire se la luce emessa è fredda (bianca), calda (gialla) o di tonalità intermedia.
In commercio sono presenti diversi modelli di lampadine LED. Rispetto alle lampadine risparmio energetico o alle lampadine a fluorescenza, costano di più. Se le prime hanno un prezzo medio che si aggira intorno ai 4 euro, quello delle lampadine a LED varia tra i 10 e i 20 euro. Una differenza che però si ammortizza in tempi brevi, considerando il risparmio garantito dalla maggiore efficienza energetica di questa soluzione. Quando si acquista una lampada a LED bisogna verificare la classe energetica (più è alta e meno la lampadina consuma), il rapporto tra lumen e watt (che determina la luminosità), la sensibilità al freddo e la durata nel tempo. I tipi di lampade a LED più diffusi sono:
Le lampade a LED vengono preferite alle altre tipologie per il notevole risparmio sulla bolletta dell’energia elettrica. Generalmente il consumo LED oscilla tra i 3 e i 10 watt orari, ma alcuni modelli (come quelli colorati) si fermano addirittura a 0,001 kWh. Il consumo stimato per 500 ore di luminosità è di 500 kW, ovvero meno della metà rispetto a quello di una lampadina a risparmio energetico, che consuma invece 1150 kW. Tradotto in percentuali, il risparmio energetico derivante dall’impiego di lampadine LED è vicino al 95% se confrontato con le lampadine a incandescenza, dell’85% rispetto alle lampade alogene e del 60% rispetto alle lampadine fluorescenti.
Come si è potuto capire, le lampadine LED rappresentano presente e futuro dell’illuminazione, consumando sette volte meno di una lampadina tradizionale e durando, in media, venti volte di più. A precederle sul mercato sono state le lampade a risparmio energetico, una soluzione che allo stato attuale costa meno ma che ha consumi decisamente più elevati. Le lampade a risparmio energetico hanno sostituito, a loro volta, quelle a incandescenza tradizionali. Rispetto ad esse, infatti, queste lampadine a basso consumo energetico duravano fino a 12 volte di più consumando circa l’80% di energia in meno. Quando si decide di acquistare una lampadina a risparmio energetico bisogna tenere in considerazione il tipo, il valore del lumen (più è alto più è luminosa la luce prodotta) e il colore: per avere una luce naturale è preferibile scegliere lampadine risparmio energetico bianche. Le lampadine a risparmio energetico si suddividono in lampadine fluorescenti compatte e lampadine a incandescenza o alogene. Le prime hanno un’efficienza energetica e una durata maggiore, mentre il principale vantaggio delle seconde risiede nella produzione di una luce più brillante e potente che le rende indicate per gli ambienti domestici.
Giunti a questo punto la domanda è d’obbligo: quale tipo di illuminazione scegliere tra le lampadine LED e le lampadine a risparmio energetico? Senza ombra di dubbio le lampade a LED rappresentano la tecnologia d’illuminazione più avanzata presente sul mercato. Hanno un ciclo di vita maggiore rispetto alle altre lampadine e i loro costi iniziali, seppure maggiori, vengono presto ammortizzati grazie al risparmio in bolletta. Quando si sceglie una lampadina LED è opportuno controllare la sua efficienza energetica, l’emissione luminosa in lumen, la potenza, e la durata. Sull’etichetta sono inoltre riportate altre informazioni quali dimensioni del bulbo (lettera E), temperatura colore, numero di volte in cui si può impiegare e ora d’inizio, ossia il tempo impiegato dalla lampadina per raggiungere il 60% della sua emissione di luce.
L’illuminazione domestica rappresenta circa il 15% dei consumi di energia elettrica di un’abitazione. Per questo motivo fare un acquisto consapevole e attento all’ambiente contribuisce a ridurre i costi. Per risparmiare ancora di più, però, è sempre indispensabile scegliere un fornitore dell’energia affidabile e trasparente. Sul mercato da anni, Acea Energia dispone di offerte Luce e Gas a prezzi estremamente concorrenziali. Scopri le offerte Luce che Acea Energia qualifica come sostenibili*.
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26 aprile 2023 |