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In ufficio, negli esercizi commerciali e nei luoghi pubblici, è ormai abitudine vedere installati i climatizzatori. Negli ultimi anni, però, sono diventati sempre più diffusi anche nelle abitazioni delle famiglie italiane. Quando il caldo torrido ci costringe in casa, solo un climatizzatore può fare la differenza, garantendo refrigerio e comfort a tutta la famiglia. Prima dell’estate, tuttavia, bisogna assicurarsi che il condizionatore sia in buone condizioni. Come si effettua la manutenzione dei condizionatori? Ogni quanto va fatta e chi può effettuarla? Si può eseguire in autonomia? Ci sono obblighi di legge? Scopriamolo insieme.
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Come fare manutenzione al condizionatore di casa? La cura periodica del climatizzatore è un’operazione importante per mantenere l’elettrodomestico in buona salute e in piena efficienza energetica. Saltare le manutenzioni ordinarie e straordinarie del condizionatore può voler dire affaticare il motore e, di conseguenza, consumare più energia elettrica a parità di potere rinfrescante. Non solo, i filtri non puliti correttamente possono peggiorare la qualità dell’aria degli ambienti che andiamo a rinfrescare. Le operazioni di manutenzione ordinaria sono semplici, possono essere effettuate in autonomia e si rendono ancora più necessarie per quei climatizzatori utilizzati non solo nella stagione calda, ma anche nei mesi freddi, come fonte di riscaldamento.
Esistono due momenti ideali per lamanutenzione ordinaria di un condizionatore che si utilizza esclusivamente nei mesi più caldi: all’inizio e alla fine della stagione. Il discorso cambia quando i climatizzatori vengono utilizzati come fonte di riscaldamento, in questo caso infatti, si raccomanda una doppia manutenzione anche all’inizio e alla fine dei mesi più freddi.
Sia per i condizionatori usati esclusivamente nel periodo estivo che per quelli usati anche nel periodo invernale, può essere una buona idea quella di riparare l’unità esterna da intemperie e detriti.
La manutenzione ordinaria implica tre tipi di interventi, che riguardano:
La pulizia dell’unità esterna è fondamentale, specialmente per i condizionatori con unità esterne esposte a intemperie e detriti, come foglie e terra mossi dal vento.
All’inizio di ogni stagione calda è bene procedere a rimuovere eventuali detriti, a pulire la struttura esterna e a controllare la stabilità degli appoggi. Inoltre è bene che questo tipo di controllo sia periodico, non è raro, per esempio, che durante i mesi più caldi, le vespe decidano di fare il nido nei pressi dell’unità esterna. L’eventualità potrebbe causare più di un problema ed è indispensabile intervenire in modo tempestivo. Ci si può affidare a una ditta specializzata o procedere in autonomia, in questo caso, è importante svolgere l’operazione in tutta sicurezza ricordando che l’elettrodomestico deve essere staccato dalla corrente.
Per pulire il motore ci possiamo affidare ad un’aspirapolvere, ad una spazzola o ad una piccola scopa e a detergenti multiuso o sgrassanti. Gli eventuali detriti più voluminosi, come foglie secche e piccoli bastoncini, possono essere rimossi a mano.
Pulire i filtri, invece, significa effettuare un’operazione di manutenzione ordinaria piuttosto semplice. Solitamente i condizionatori sono installati in alto: è quindi importante raggiungerli in estrema sicurezza, affidandosi solo a una scala ben salda e adeguata. Anche in questo caso, prima di cominciare l’operazione, è utile assicurarsi che il condizionatore sia non solo spento, ma anche staccato dalla corrente elettrica. L’ unità interna del condizionatore ha di solito uno sportello, facilmente apribile, che ospita il filtro (o i filtri). In caso di dubbio, è opportuno rispolverare il manuale di istruzioni che illustra nel dettaglio questa operazione.
Pulire i filtri è una pratica semplice che può essere effettuata anche più volte nel corso della stagione estiva, al fine di migliorare la prestazione del condizionatore.
Una volta estratti, i filtri vanno lavati con acqua e sapone delicato e ci si può aiutare con uno spazzolino con le setole morbide. Una volta risciacquati con cura dal sapone, possono essere trattati con appositi igienizzanti o con poco alcol etilico. Questi prodotti sono però facoltativi nell’uso domestico: acqua e sapone possono essere sufficienti per rimuovere la polvere che si accumula nel filtro e impedisce un corretto raffrescamento degli ambienti.
La fase più delicata della pulizia dei filtri è quella dell’asciugatura. Una volta puliti, infatti, vanno lasciati asciugare in piano, sopra un panno assorbente o un asciugamano, al chiuso ma in un luogo aerato. Possono essere reinstallati all’interno del climatizzatore solo quando saranno perfettamente asciutti.
Nonostante l’operazione sia molto semplice, è comunque fondamentale far riferimento al manuale di istruzioni del proprio climatizzatore. Ogni elettrodomestico, infatti, è a sé ed esistono modelli per cui la pulizia dei filtri in autonomia non è prevista.
Il gas refrigerante, invece, è appannaggio esclusivo di ditte specializzate. Se si ha il sospetto di una perdita, non si deve in alcun modo procedere in autonomia, ma contattare un professionista che si occuperà di gestirla ed, eventualmente, reintegrare il gas refrigerante.
Esistono diversi modi per capire se manca il gas nel condizionatore:
Se dopo tutte queste verifiche se non si riscontra alcun problema visibile, potrebbe effettivamente mancare il gas nel condizionatore.
Condizionatori e manutenzione: esiste un obbligo di legge? Come fare la manutenzione dei condizionatori rispettando le norme vigenti? Per quanto riguarda uffici e locali pubblici, esistono degli obblighi di legge che impongono dei controlli periodici a seconda della potenza degli impianti. Solitamente i condizionatori domestici non raggiungono queste soglie: il decreto ministeriale del 10 febbraio 2014, infatti, per adeguarsi alla direttiva comunitaria 2010/31/UE (articolo 15 comma 1), parla di impianti di climatizzazione estiva di 12kW. Condizionatori così potenti sono solitamente esclusivi di grandi aziende o superfici davvero molto ampie. Le regioni, però hanno la facoltà di rivedere queste indicazioni: per esempio in Veneto l’obbligo di manutenzione vale per gli impianti di qualsiasi potenza. È necessario quindi informarsi sulla normativa locale per non violare la legge. La manutenzione ordinaria e straordinaria dei climatizzatori, però, ha un duplice vantaggio, a prescindere dalla normativa vigente: il condizionatore funziona meglio, a parità di consumo energetico, e la bolletta è meno salata. Due ottimi motivi per svolgere queste operazioni con regolarità.
Quanto bisogna pagare per effettuare la manutenzione dei climatizzatori? In assoluto le operazioni non sono eccessivamente costose. I filtri, ad esempio, possono essere puliti regolarmente in casa a costo zero e la loro eventuale sostituzione può costare qualche decina di euro. L’intervento di una ditta specializzata, invece, può alzare la spesa, che rimane comunque piuttosto contenuta. Specialmente in confronto allo spreco energetico che si avrebbe con un elettrodomestico non correttamente pulito. È fondamentale, inoltre, scegliere bene gli elettrodomestici, cercando il modello che meglio risponda alle nostre esigenze.
09 agosto 2021 |