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L’installazione di un impianto fotovoltaico la sua relativa manutenzione consentono non solo di produrre energia pulita ma anche di raggiungere un buon livello di efficienza energetica e ottenere un elevato rendimento (la capacità di un impianto di convertire l’energia solare in elettricità). Una corretta manutenzione dei pannelli solari è fondamentale per prevenire la perdita di efficienza e mantenere la produzione energetica al massimo livello. In questa guida scopriremo come effettuare la corretta manutenzione di un impianto fotovoltaico per garantirne prestazioni, efficienza e longevità.
Sapevi che la sporcizia (polvere, smog, fogliame, pollini) accumulata sulla superficie dei pannelli solari può bloccare il passaggio dei raggi del sole e quindi compromettere l’efficienza energetica dell’intero impianto fotovoltaico? Ecco perché pulizia e manutenzione (ordinaria o straordinaria) svolgono un ruolo cruciale. Cerchiamo di capire meglio.
Il fotovoltaico alimenta l’impianto elettrico di casa tramite lo sfruttamento dei raggi solari incidenti, quelli cioè che incontrano la superficie dei pannelli; a questo punto l’energia viene convertita in energia elettrica grazie all’uso di un dispositivo, l’inverter fotovoltaico, che trasforma la Corrente Continua (CC) prodotta dai pannelli e inutilizzabile in un ambiente domestico, in Corrente Alternata (CA), quella usata abitualmente nelle nostre case. L’elettricità prodotta può prendere due strade: la più comune è quella in cui viene utilizzata direttamente per alimentare l’abitazione in cui l’impianto è stato installato (auto-consumo). In alternativa, nel caso di un surplus energetico, in cui l’impianto ha generato più energia di quella che serve all’immobile, questa verrà trasferita alla rete attraverso lo scambio sul posto e contabilizzata.
Alla luce di quanto detto ne consegue che più ostacoli incontrano i raggi solari sulla superficie, meno performante sarà l’impianto. Lo scopo di una corretta manutenzione è quello quindi di prevenire malfunzionamenti, ottimizzare le prestazioni del sistema e prolungarne il ciclo di vita. Un impianto ben mantenuto non solo produce più energia, ma riduce anche i costi di riparazione e sostituzione nel lungo periodo.
Prima di scoprire come si effettua la manutenzione dei pannelli fotovoltaici è importante conoscere i componenti chiave dell’impianto. Ecco una breve panoramica:
Nonostante la durata dei pannelli solari sia stimata intorno ai 25 anni, con il passare del tempo un impianto fotovoltaico rischia di perdere efficienza: lo smog, la polvere, i detriti che si accumulano sulle superfici, l’usura e i fenomeni atmosferici (pioggia, neve, sbalzi di temperatura) possono danneggiare o sporcare la struttura e ridurne la resa. In generale un impianto montato correttamente, oltre a durare nel tempo non ha bisogno di una particolare manutenzione, questa diventa necessaria in alcune situazioni specifiche, come quando ci sono alberi nelle vicinanze (che potrebbero far cadere foglie sui pannelli), o se l’impianto è situato vicino al mare, dove l'aria salmastra può aumentare la necessità di pulizia. La manutenzione può essere di due tipi: ordinaria o straordinaria.
La manutenzione ordinaria di un impianto fotovoltaico è quella che può effettuare qualsiasi proprietario o tecnico specializzato. Serve a mantenere puliti i pannelli e consiste in alcune semplici azioni.
Per operazioni di pulizia più accurate meglio rivolgersi a ditte specializzate.
La manutenzione straordinaria del fotovoltaico va effettuata da un tecnico esperto almeno una volta all’anno, di solito in primavera, per verificare eventuali danni causati dall’inverno (per via degli agenti atmosferici).
Non può essere eseguita direttamente dal proprietario dell’impianto perché richiede spesso competenze e strumentazioni specifiche; consiste in una serie di controlli per:
Attività come la pulizia dei pannelli, le ispezioni visive per identificare danni o segni di usura, il controllo periodico degli inverter e dei collegamenti elettrici rientrano tra le operazioni di manutenzione preventiva, quelle cioè mirate a ridurre la probabilità di guasti. Polvere, foglie e altri detriti accumulati sulla superficie possono limitare l'efficienza dei pannelli, rimuoverli contribuisce invece a mantenerne elevate le prestazioni; così come il controllo delle connessioni elettriche serve a prevenire surriscaldamenti e malfunzionamenti.
Fanno parte invece di una manutenzione correttiva tutti gli interventi necessari per riparare i guasti una volta che si sono verificati, come la rimozione e sostituzione dei pannelli danneggiati, la riparazione degli inverter malfunzionanti o la sostituzione di alcune componenti deteriorate (cavi, connettori etc.).
La manutenzione regolare permette di identificare e risolvere eventuali anomalie prima che diventino gravi, così da garantire una produzione costante e affidabile di energia.
La pulizia periodica dei pannelli, ad esempio, può migliorare significativamente la loro capacità di assorbire la luce solare e aumentare la produzione di energia. La presenza di sporcizia sui pannelli ne riduce infatti la resa; se non eliminate impurità e detriti (polvere, foglie, escrementi di animali) possono generare perdite delle loro prestazioni in condizioni di alto irraggiamento. Un’altra pratica fondamentale è il monitoraggio costante degli inverter e delle connessioni elettriche, perché garantisce che l'energia generata venga convertita e trasmessa senza perdite.
Una manutenzione regolare riduce, inoltre, il rischio di usura di alcune componenti, consente di prevenire eventuali malfunzionamenti che potrebbero richiedere costose riparazioni e allunga la vita dell’impianto.
Secondo il Decreto Energia (D.L. 17/2022), l’installazione di un impianto fotovoltaico è considerata manutenzione ordinaria e può essere quindi eseguita senza necessità di alcuna autorizzazione o atto amministrativo. Fanno eccezione i casi in cui i lavori vengono svolti all’interno di centri storici, aree protette o zone di particolare interesse pubblico (D.Lgs. 42/2004): in queste situazioni l’installazione sarà subordinata all’ottenimento di permessi specifici.
La normativa di riferimento è il Testo Unico sull’Edilizia e, in particolare, l’articolo 129 stabilisce che a occuparsi di tutte le operazioni di manutenzione ordinaria e straordinaria sarà il proprietario secondo le prescrizioni della vigente normativa UNI e CEI. Le normative UNI (Ente Nazionale Italiano di Unificazione) e CEI (Comitato Elettrotecnico Italiano) definiscono le caratteristiche tecniche, i materiali, le procedure di installazione e le verifiche necessarie per garantire che un impianto elettrico, come quello fotovoltaico, sia realizzato a regola d'arte, rispettando i più alti standard di sicurezza e prestazioni. In particolare:
La manutenzione degli impianti fotovoltaici può presentare diverse criticità.
Per mettere al sicuro un impianto e verificarne il corretto funzionamento è sempre consigliabile effettuare la manutenzione con regolarità almeno una volta all’anno, meglio affidarsi a un tecnico specializzato soprattutto nei casi in cui siano necessari interventi complessi e delicati. Una manutenzione corretta come detto, garantisce un buon rendimento dell’impianto e consente così di risparmiare sui consumi di energia elettrica. Ma un altro prezioso alleato del risparmio è la scelta di un fornitore di energia affidabile, trasparente e attento alla sostenibilità* come Acea Energia.
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29 novembre 2024 |