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Green packaging o sustainable packaging: il futuro degli imballaggi industriali passa dalla transizione ecologica attraverso materiali sempre più eco compatibili, a impatto zero e funzionali all’economia circolare. Il packaging sostenibile è uno degli obiettivi che l’Unione europea si impegna a raggiungere entro il 2030 nell’ambito delle nuove politiche ambientali. Ma quali sono le caratteristiche che deve rispettare per essere ritenuto sostenibile? Cerchiamo di dare insieme delle risposte e di analizzare alcune delle idee più innovative.
Si tratta di un imballaggio concepito e realizzato nel rispetto dell’ecologia, riducendo al minimo l’impatto sull’ambiente ma senza per questo venire meno alle sue funzioni principali: proteggere il contenuto durante il viaggio dalla produzione in azienda fino al consumo (conservandone le proprietà organolettiche nel caso di generi alimentari), informare il consumatore sulle caratteristiche fondamentali del prodotto ad esempio tramite etichette chiare e leggibili, invogliare all’acquisto.
La realizzazione di un packaging sostenibile coinvolge diversi ambiti della produzione dalla progettazione fino al riciclo e per essere definito tale deve rispettare alcune caratteristiche, come ad esempio:
Per garantire che un imballaggio sia realmente eco-friendly, inoltre l’Unione Europea mette a disposizione delle aziende alcuni strumenti come, ad esempio, il Life Cycle Assessment (LCA) che attesta la sostenibilità del packaging e permette alle imprese di valutare l’impatto ambientale del prodotto.
Scatole di cartone, sacchetti biodegradabili, vaschette di polistirolo o involucri di origine vegetale e alimentare: sono solo alcuni esempi di packaging sostenibile utilizzati dai vari brand per valorizzare i propri prodotti.
Ma quali sono i materiali più utilizzati? La tendenza più diffusa è l’utilizzo di materie prime naturali, biodegradabili o provenienti da fonti rinnovabili. Lo sono ad esempio:
Le tendenze e le idee più innovative degli ultimi anni riguardano diversi campi di applicazione dall’alimentare alla cosmesi, dall’informatica alla moda. Secondo una ricerca condotta da Market Watch*, al momento la percentuale di packaging sostenibile al 100% in Italia si attesta al 6,2%, una cifra però destinata nei prossimi anni a crescere vertiginosamente almeno stando a un’indagine dell’Osservatorio GS1 Italy. Le più grandi realtà industriali nel mondo si sono dimostrate particolarmente sensibili in materia di sostenibilità e salvaguardia dell'ambiente. Dalla grande distribuzione alla moda fino alle grandi aziende tecnologiche sono tante le aziende che, seguendo anche le logiche di green marketing, hanno aderito alla filosofia del green packaging investendo in ricerca e sviluppo. Ecco qui alcuni degli esempi più diffusi di packaging sostenibili.
Nel settore alimentare il packaging sostenibile consiste nell’uso di imballaggi a basso impatto ambientale, adatti al contatto con gli alimenti e in grado di garantire la conservazione dei prodotti.
Il cartone ondulato nel food è il più utilizzato sia come involucro, perché particolarmente adatto ad impregnarsi di oli e stare in contatto con frutta e verdura senza provocarne il deperimento, sia come cuscinetto nelle scatole al posto del polistirolo.
In campo agro-alimentare diventano sempre più popolari packaging con sensori e indicatori che garantiscono la autenticità del prodotto e ne consentono la tracciabilità.
Si moltiplicano poi i food packaging sostenibili che sfruttano materiali completamente naturali come fibre di legno, fecola di patate, nano-argille, funghi, mais o alghe marine.
Non mancano contenitori completamente commestibili come le rivoluzionarie OOho balls, bolle gelatinose morbide e trasparenti, ricavate da alghe marine e usate al posto delle tradizionali bottiglie di plastica usa e getta per contenere qualsiasi liquido, dall’acqua ai liquori.
L’utilizzo di materiali green si sta diffondendo anche nel packaging del vino sostenibile: spazio a bottiglie più leggere, contenitori di carta ecologica, tappi di sughero naturale, vegetali o a vite e etichette fatte di materiale riciclato.
A guidare la rivoluzione del packaging sostenibile nel campo della cosmesi sono cartone, cartoncino, cellulosa biodegradabile e il tessuto non tessuto a base di cotone rigenerato a basso impatto: sono tutti materiali resistenti, capaci di proteggere il prodotto e mantenerne l’integrità.
Tra le soluzioni più pionieristiche ci sono anche coperchi di cellophane che sfruttano fibre di legno, le colle vegetali, la carta realizzata con gusci di mandorle, flaconcini e bottigliette interamente riciclabili. Una soluzione altamente ecologica è invece quella basata sull’uso di materiali biologici compostabili: a fare da apripista è il caso del Sulapac, nato dall’intuizione di due biochimiche finlandesi. Si tratta di un materiale innovativo, plastic free ma che della plastica ha la stessa resistenza, ottenuto da scarti del legno e additivi naturali. Per decomporsi impiega solo tre settimane e se buttato in mare si scioglie in meno di un anno senza lasciare tracce.
Eliminare gli imballaggi monouso a vantaggio di quelli riutilizzabili, riciclare o rendere interamente compostabili gli involucri di plastica: sono solo alcuni degli obiettivi che entro il 2025 i grandi marchi di moda si sono impegnati a raggiungere, siglando nel 2018 un accordo promosso dalla Ellen MacArthur Foundation.
Al momento protagonista indiscusso del green packaging nel mondo del fashion, soprattutto nelle aziende di E-Commerce, è il cartone ondulato, ma c’è anche chi si è ingegnato per ridisegnare tutte le confezioni per renderle riutilizzabili.
Le soluzioni in questo campo sono tra le più fantasiose: alcune società di shopping online e logistica, ad esempio, utilizzano per le proprie spedizioni delle scatole morbide ma robuste, che i clienti possono restituire. Come? Basta lasciarle fuori dalla porta di casa. Dall’Olanda arriva invece Rollor, un imballaggio innovativo che consente di arrotolare gli indumenti, spedirli e tirarli fuori senza sgualcirli.
Nel settore della moda si parla anche di pacchi ‘intelligenti’ come “The box”: si tratta di un contenitore con un display aggiornato con gli indirizzi e le informazioni utili alla logistica, mentre sensori e telecamere integrate monitorano i contenuti della spedizione e le condizioni ambientali durante il trasporto.
Cura per l’ambiente e responsabilità sono anche le parole d’ordine di Acea Energia, fornitore che ha fatto della sostenibilità il suo punto di forza come dimostrano le offerte Luce e Gas 100% ECO che tutelano l’ambiente. L' energia elettrica che ti forniamo è attestata da "Garanzia d’Origine" ossia dalla certificazione elettronica che attesta l’origine rinnovabile delle fonti utilizzate. Il Gas è con compensazione delle emissioni di CO2 ottenuta tramite l’acquisto di crediti di carbonio certificati.
NOTE
* Sky TG24 | Ambiente, il boom del packaging sostenibile: il 75% dei consumatori Ue lo preferisce
11 luglio 2022 |