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Negli ultimi anni chi ha intrapreso nella propria abitazione un processo di riqualificazione energetica, in particolare sul sistema di riscaldamento, si è trovato a decidere tra diverse tipologie di impianti: dalle classiche caldaie, al riscaldamento elettrico, alla pompa di calore fino all’installazione di stufe a pellet. In molti casi si può optare per delle soluzioni combinate, integrando cioè nel proprio sistema di riscaldamento domestico anche delle caldaie a pellet o delle stufe a pellet, rivelandosi un’ottima soluzione per contribuire a diffondere sistemi energetici ecosostenibili, riducendo l’impronta di carbonio, e fronteggiare le oscillazioni di prezzo dell’energia. Inoltre, in Italia è previsto per i soli mesi di gennaio e febbraio 2024 un Bonus Pellet, grazie al quale l’aliquota IVA per l’acquisto di pellet è stata ridotta dal 22% al 10%.
Ma non è detto che chi sta valutando di acquistare una stufa a pellet non abbia ancora qualche dubbio: come quanto consuma una stufa a pellet, quanto costa il combustibile, qual è il migliore pellet per caldaie, stufe e camini. Vediamo quindi le diverse tipologie di pellet e come scegliere quella più adatta ai propri utilizzi.
Prima di vedere le differenti tipologie di pellet presenti in commercio e le rispettive peculiarità, spieghiamo brevemente cos’è il pellet e come viene prodotto. Si tratta in estrema sintesi di un combustibile che viene prodotto comprimendo meccanicamente la segatura del legno, un prodotto secondario della silvicoltura, andando quindi a impiegare gli scarti di legname per produrre dei cilindri con un diametro che tipicamente si attesta tra i 6 e gli 8 millimetri. Il processo inizia con l'utilizzo di scarti industriali e residui agricoli, proseguendo con l'essiccazione e la rimozione delle impurità presenti.
Durante la fase finale di compressione meccanica, entra in gioco un componente chiave del legno: la lignina. Questo complesso polimero organico, abbondante nei legni e nei tessuti di sostegno delle piante, svolge un ruolo cruciale nel processo di produzione del pellet. Con il calore generato dalla compressione, la lignina si ammorbidisce e agisce come un collante naturale, legando la segatura e aiutando a formare i pellet solidi e compatti. In questo modo, la lignina non solo contribuisce alla struttura fisica del pellet ma ne aumenta anche l'efficienza energetica, rendendolo un'opzione di riscaldamento ecologica che permette di riutilizzare al 100% gli scarti di legno.
L’etichetta stampata sui sacchi di pellet per stufa e caldaia riporta molte informazioni preziose sul combustibile contenuto. Il pellet continua a essere tra i materiali per stufa più economici del mercato: secondo l’AIEL, l’Associazione Italiana Energie Agroforestali, infatti, i prezzi dei biocombustibili legnosi, come il pellet, continuano a diminuire rispetto agli aumenti registrati nel 2022, con una riduzione del 40% e una stabilizzazione dei prezzi a settembre 2023, nonostante l'avvicinarsi dell'inverno. Il pellet inoltre produce meno cenere e meno polveri, e permette di regolare comodamente orari e temperatura. Per poter sfruttare al meglio tutti questi benefici, però, è bene scegliere la tipologia di pellet più adatta alle proprie esigenze, leggendo attentamente le preziose informazioni comunemente indicate sull’etichetta stampata sui sacchi di pellet per stufa e caldaia. Ecco a cosa prestare attenzione:
L’energia che ti forniamo è attestata da «Garanzia d’Origine». Compensiamo le emissioni di CO2 mediante l'acquisto di crediti di carbonio certificati.
Compensiamo le emissioni di CO2 mediante l'acquisto di crediti di carbonio certificati.
Abbiamo citato qui sopra la certificazione EnPlus. Si tratta della più utilizzata a livello internazionale per classificare i pellet, in quanto prende in considerazione ciclo di vita del materiale, tracciabilità del prodotto e caratteristiche del pellet stesso. In questo modo è sufficiente individuare il livello di qualità, ovvero A1, A2 o A3 per capire quale tipologia di prodotto si sta acquistando. Esistono, va detto, anche altre certificazioni, seppur meno diffuse: pensiamo alla certificazione austriaca ÖNORM M7135, o a quella tedesca Din Plus.
Leggere l’etichetta e i valori riportati per quanto riguarda umidità, residuo fisso e potere calorifico è il modo più razionale per scegliere il pellet per la propria stufa e per la propria caldaia. Detto questo, sui sacchi di pellet spesso si trovano indicazioni sulla tipologia di legno impiegato, tipicamente faggio oppure abete. Bisogna quindi sapere che, in generale, il faggio tende a essere caratterizzato da un potere calorifico maggiore, a fronte però di una mole più alta di residui di cenere prodotti dalla combustione. Di contro, l’abete lascia meno cenere nella stufa, ma le sue performance sono leggermente più basse. Insomma, entrambe le opzioni presentano pro e contro da valutare, insieme alle altre caratteristiche riportate in etichetta e in base alle proprie abitudini ed esigenze.
Come abbiamo visto, i diversi pellet per stufa o caldaia possono differire sotto molti aspetti. Al ridursi della qualità del combustibile diminuisce anche il costo. Detto questo, è bene sapere che risparmiare sull’acquisto del pellet, optando quindi per un prodotto di qualità minore, potrebbe essere controproducente. L’utilizzo di cilindretti di legno troppo economici porta infatti alcuni svantaggi, come per esempio:
In conclusione, la scelta del pellet per la tua stufa o caldaia è un passo importante nella tua ricerca di un sistema di riscaldamento efficiente ed ecologico. Dalle diverse tipologie di pellet disponibili sul mercato alle certificazioni che ne attestano la qualità, è fondamentale prendere in considerazione una serie di fattori. Ricorda che, sebbene un pellet più economico possa sembrare allettante, potrebbe comportare svantaggi significativi come una minore efficienza, problemi di combustione e persino rischi per la sicurezza. Perciò, prendi il tempo necessario per leggere attentamente le etichette, valutare le caratteristiche e fare una scelta informata che si adatti alle tue esigenze e al tuo sistema di riscaldamento. Optando per un pellet di qualità, potrai godere di un riscaldamento più efficiente e sostenibile, contribuendo anche a preservare l'ambiente.
FONTI
24 gennaio 2024 |