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Guida sugli interventi e le spese di riqualificazione energetica

A cosa serve fare la riqualificazione energetica della propria casa? Semplice: a diminuire i consumi in bolletta e rendere la propria abitazione più sostenibile. Gli interventi di riqualificazione energetica hanno l’obiettivo di migliorare la classe energetica degli edifici. Per capire a quanto ammonta il risparmio energetico e avere una visione più completa è indispensabile fare un passo indietro.

Riqualificazione energetica: i criteri

Il punto di partenza è chiaro: dalla riqualificazione energetica di un appartamento deriva anche un consumo più consapevole e intelligente. Ad oggi è in uso un sistema di qualificazione della classe energetica che comprende diverse classi. La certificazione energetica degli edifici serve a stabilire quanto consuma un edificio e viene stabilita sulla base di parametri funzionali e strutturali volti a verificare in maniera precisa l’utilizzo dell’energia elettrica: non è quindi un caso se, per accedere ai bonus di riqualificazione energetica, sia necessario rispettare precisi criteri.

Cos’è la classe energetica di un immobile

Le classi energetiche previste dal legislatore sono dieci: A4, A3, A2, A1, B, C, D, E, F, G.  
A ciascuna di esse viene assegnato un punteggio che va da 1 (meno efficiente) fino a 10 (più efficiente), a seconda degli intervalli specifici di valori energetici o fascia di consumo. Il calcolo della classe energetica viene effettuato da un certificatore energetico, che ha il compito di rilasciare l’APE (Attestato di Prestazione Energetica) contenente le caratteristiche energetiche di un edificio. Le variabili che incidono sul calcolo sono:

  • Dimensioni dell’edificio
  • Materiali impiegati nella struttura
  • Infissi presenti
  • Zona climatica
  • Utilizzo di fonti di energia rinnovabile
  • Eventuali interventi di miglioria previsti

In quest’ultimo caso si parla quindi di riqualificazione energetica di edifici esistenti, ovvero della serie di interventi che si prevede di effettuare sulla componente edilizia e sull’impiantistica.

Riqualificazione energetica

A cosa serve la riqualificazione energetica di un edificio esistente

Un intervento di riqualificazione energetica consiste in una serie di operazioni volte a conferire una nuova o maggiore qualità prestazionale all’abitazione sotto il profilo dell’efficienza energetica. L’obiettivo è quello di ottimizzare gli scambi energetici tra l’impianto e l’ambiente esterno, migliorando (e quindi abbassando) i consumi. Gli interventi di riqualificazione energetica su abitazioni ed edifici sono quindi finalizzati a:

  • Ridurre emissioni inquinanti ed impatto ambientale
  • Abbassare i consumi energetici
  • Migliorare il comfort domestico
  • Sfruttare fonti energetiche rinnovabili al posto dei combustibili fossili.

Lo scopo è quello di utilizzare in modo razionale le risorse e ottimizzare la gestione dei servizi energetici. L’edilizia e l’architettura sostenibile si prefiggono infatti l’intento di salvaguardare l’ambiente e migliorare la vita dell’uomo. In tale direzione si stanno muovendo ormai da tempo i governi europei, agevolando gli interventi di riqualificazione energetica tramite incentivi fiscali.

Come fare la riqualificazione energetica di una casa

Per procedere in modo corretto bisogna per esempio individuare i punti in cui avviene lo scambio tra interno ed esterno. Bisogna infatti evitare che si vengano a creare i cosiddetti “ponti termici”, responsabili tra le altre cose della formazione di condensa e muffa.

Guida riqualificazione energetica: gli interventi sulla struttura

Sul versante edilizio gli interventi da eseguire per una riqualificazione energetica di un edificio esistente sono essenzialmente due.

  • Cappotto termico: si tratta di un rivestimento applicabile dall’esterno sulla facciata già esistente e che garantisce, grazie alla presenza di diversi materiali (lana, sugheri, polistirene), la protezione dell’involucro dai ponti termici. Il cappotto termico può essere sia interno che esterno, e può riguardare anche il soffitto. Come è noto, il cappotto rientra negli interventi che possono far accedere agli ecobonus per riqualificazione energetica.
  • Insufflaggio: tramite questa procedura i muri vengono riempiti nelle loro intercapedini con materiali termoisolanti. Rispetto al cappotto termico, però, questa procedura non garantisce la totale eliminazione dei ponti termici.

Riqualificazione energetiche: le sostituzioni di infissi e impianti

Nel campo della riqualificazione energetica di un edificio, sono molto diffusi anche gli interventi che riguardano gli infissi e gli impianti:

  • Sostituzione degli infissi. I recenti infissi termici rompono lo scambio di temperatura tra interno ed esterno, garantendo così una temperatura gradevole sia in estate che in inverno. Non va trascurata neppure la sostituzione dei vetri, scegliendo quelli a tripla camera con gas Argon e a basse emissioni. Anche questa soluzione permette di ridurre sensibilmente i consumi e le spese, perché consente di utilizzare meno il riscaldamento in inverno e il condizionatore in estate. Non stupisce quindi che la sostituzione degli infissi permetta di accedere a una detrazione fiscale del 50% per riqualificazione energetica.
  • Installazione di caldaie ad alto rendimento o di caldaie a condensazione. Quest’ultima (coniugabile anche al riscaldamento a parete o pavimento), rispetto alle caldaie tradizionali, permette di recuperare il vapore acqueo dei fumi di scarico reimmettendolo nell’ambiente e contribuendo al riscaldamento. In questo caso è possibile accedere al bonus caldaia un'agevolazione fiscale che permette una detrazione del 50% o del 65%, da suddividere in 10 anni.
  • Installare pompe di calore per la climatizzazione degli ambienti.
  • Montare un impianto di riscaldamento a pavimento, che distribuisce il calore in maniera uniforme e funziona con una temperatura molto più bassa rispetto agli impianti tradizionali.
  • Installare sistemi di termoregolazione, contabilizzatori energetici e valvole termostatiche
  • Ridurre il fabbisogno energetico tramite l’illuminazione a LED.

Tutte queste misure possono essere valorizzate alimentando gli impianti con fonti rinnovabili o scegliendo offerte luce e gas per la propria casa che tutelano l’ambiente, come le offerte luce e gas 100% ECO di Acea Energia.
Fotovoltaico e solare termico permettono di produrre elettricità e di rivenderla, garantendo in pochi anni il rientro della spesa sostenuta inizialmente e per la quale sono previsti sgravi fiscali.

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Quali sono le spese di riqualificazione energetica?

La riqualificazione energetica degli edifici contribuisce ad aumentare il loro valore di mercato, oltre che a ridurre i consumi energetici; rappresenta dunque una soluzione efficace di rinnovamento per tutti i proprietari di immobili.
Accanto al Fondo Nazionale per l’Efficienza Energetica, che sostiene gli interventi realizzati dalle imprese e dalla PA, la riqualificazione energetica è incentivata anche dal Fondo Europeo per l’Efficienza Energetica. Presentato a Bruxelles nel 2011, l’EEEF garantisce agli Stati membri un supporto per raggiungere gli obiettivi della riduzione dei gas ad effetto serra, l’aumento dell’utilizzo di energia rinnovabile e la diminuzione del consumo dell’energia tramite l’aumento dell’efficienza energetica.
Il Fondo agisce attraverso l’erogazione di finanziamenti diretti e collaborando con istituzioni finanziarie. Per i privati, invece, la soluzione migliore per ammortizzare le spese di riqualificazione energetica è quella di affidarsi al Bonus Ristrutturazioni, all’Ecobonus e al Bonus Mobili previsti dal Governo.

I bonus per la riqualificazione energetica nel 2023

Come è noto, nel 2023 sono cambiate molte regole relative alla riqualificazione energetica, al Superbonus e alle altre agevolazioni fiscali messe precedentemente in campo per la riqualificazione energetica globale o parziale di un edificio. Vediamo velocemente quali sono le detrazioni fiscali per riqualificazione energetica attualmente accessibili:

  • Superbonus 90%: con il 2023, a parte piccole eccezioni, il bonus per la riqualificazione energetica 110 scende al 90%
  • Bonus mobili al 50%: è rinnovato il bonus per l'acquisto di mobili e di elettrodomestici di classe A, con un importo massimo di 8.000 euro.
  • Ecobonus al 50 o al 65%: per tutti gli interventi di efficientamento energetico non rientranti nel Superbonus resta in vigore la classica agevolazione per gli interventi di riqualificazione energetica, ovvero l'ecobonus.
  • Bonus ristrutturazioni: per la manutenzione ordinaria e straordinaria di un edificio esistente è previsto un bonus del 50%.

Detrazioni ecobonus lavori di riqualificazione energetica

Le detrazioni dell’Ecobonus per i lavori di efficienza energetica e risparmio energetico restano valide con aliquote differenziate del 50% e 65% a seconda del tipo di lavori da effettuare. Le agevolazioni confermate al 65% riguardano:

  • Pompe di calore
  • Coibentazione dell’involucro opaco
  • Collettori solari per la produzione dell’acqua calda
  • Sistemi di domotica e building automation
  • Scaldacqua a pompa di calore.

Beneficiano invece di una detrazione pari al 50% le schermature solari e l’acquisto di caldaie a pellet.

Riqualificazione energetica

Il bonifico parlante per riqualificazione energetica

Per avere la certezza di poter ricevere gli incentivi per la riqualificazione energetica è necessario rispettare ogni singola norma così come divulgata e modificata nel tempo dal legislatore: dal famoso art 2 comma 1 lettera A per la riqualificazione energetica fino all'ultima Legge di Bilancio 2023, ogni aspetto deve essere preso in considerazione, per non incorrere in errori che verranno poi inevitabilmente individuati dagli uffici preposti alla riqualificazione energetica presso l'Agenzia delle Entrate. Per esempio, i pagamenti devono avvenire tramite bonifico parlante, che dovrà riportare:

  • La causale del versamento, con riferimento alla norma (articolo 16-bis del Dpr 917/1986);
  • Il codice fiscale del beneficiario della detrazione;
  • Il codice fiscale o numero di partita Iva del beneficiario del pagamento.

Nella causale del bonifico per la riqualificazione energetica devono quindi essere presenti i codici fiscali del beneficiario e del fruitore, nonché il riferimento normativo, che per l'ecobonus e il Superbonus è il medesimo (art. commi 344-347. legge 296 / 2006). Molto meglio farsi supportare da degli esperti prima di procedere con il bonifico parlante! Come abbiamo visto in questa guida, la riqualificazione energetica consiste quindi in una serie di interventi che riguardano gli involucri e tutto ciò che produce e consuma energia, come illuminazione e riscaldamento.
Per massimizzare il guadagno derivante dalle opere di riqualificazione è indispensabile affidarsi a un fornitore serio e consolidato sul mercato.

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25 maggio 2023