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Riscaldamento a pavimento: cos’è e perché sceglierlo

Il riscaldamento elettrico è la scelta ideale per chi vuole ridurre l’impatto ambientale e i costi in bolletta sul lungo periodo. Alternativa efficace al gas ha, rispetto ai sistemi tradizionali, costi di installazione e spese di manutenzione inferiori. Inoltre, minimizza i rischi legati a rotture e guasti, configurandosi come soluzione perfetta per le seconde case e per chi non utilizza quotidianamente i riscaldamenti. Uno degli impianti più gettonati in tal senso è il riscaldamento a pavimento. Vediamo di cosa si tratta, quanto costa e quali sono pro e contro.

Cos’è il riscaldamento a pavimento

Un impianto di riscaldamento a pavimento è formato da pannelli radianti collocati sotto le piastrelle del pavimento. All’interno dei pannelli è possibile porre:
 

  • tubature per far circolare l’acqua
  • un sistema di resistenze elettriche in grado di generare calore tramite la corrente prodotta.

Nel primo caso l’acqua può essere riscaldata tramite una pompa di calore, da pannelli solari o da una caldaia di tipo tradizionale. Nel secondo caso a produrre la corrente può essere, ad esempio, un impianto fotovoltaico. Entrambe le soluzioni, operando a basse temperature, garantiscono un ridotto consumo di energia. Il calore viene diffuso nelle stanze per irraggiamento e la sua diffusione risulta essere più omogenea.

Riscaldamento a pavimento

Come funziona il riscaldamento a pavimento

Noto anche come riscaldamento a pannelli radianti, il riscaldamento a pavimento funziona grazie a pannelli che emettono calore in modo uniforme. Il calore viene propagato dal basso verso l’alto. La peculiarità di questa soluzione, che può essere ad acqua o elettrica, è la distribuzione ottimale del calore. Tramite l’irraggiamento, infatti, la diffusione è omogenea da terra fino al soffitto. Ciò garantisce il superamento dei limiti dei sistemi di riscaldamento tradizionali, ovvero la tendenza a concentrare il calore in prossimità della fonte di emissione, costituita in genere dai radiatori.

Il riscaldamento a pavimento funziona bene anche con basse temperature d’acqua. L’acqua calda ha una temperatura che oscilla tra i 30°C e i 40°C, contro i 70°C che servono in genere negli impianti con radiatori. Gli elementi che compongono un riscaldamento a pavimento sono tubazioni, pannelli isolanti, foglio in PVC, caldaia, collettori e massetto. Le tubazioni sono generalmente in polietilene, metallo e plastica e vengono collocate sopra a un pannello isolante. Questo è fatto di polistirolo sagomato e presenta incastri che semplificano la posa delle tubature. Ad esso viene abbinato il foglio in PVC rigido, necessario per rendere impermeabile il pannello isolante e proteggerlo dall’umidità. La caldaia ha invece il compito di portare l’acqua a temperatura, e il regolamento dei flussi d’acqua è garantito dai collettori.

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Riscaldamento a pavimento: pro e contro

Quali sono i vantaggi e svantaggi di un riscaldamento a pavimento? Questa soluzione ha senza dubbio un elevato valore ecologico. Chi la sceglie può apprezzare rapidamente un risparmio energetico e, di conseguenza, un rientro economico. L’utilizzo del riscaldamento a pavimento permette di migliorare la qualità dell’aria e il tasso di umidità, con benefici sulla qualità della vita e dell’abitazione. Inoltre, un impianto di riscaldamento a pavimento non occupa spazio a differenza di uno tradizionale, venendo collocato sotto al pavimento. Di contro, in caso di una posa non effettuata da soggetti specializzati, il pavimento può essere soggetto a rigonfiamenti.

Tra gli svantaggi di un riscaldamento a pavimento elettrico vanno segnalati anche i costi da sostenere per l’installazione dell’impianto. Qualora si voglia optare per questa soluzione in sostituzione di piastrelle già esistenti, inoltre, bisogna tener conto dei costi per la rimozione e dell’eventuale manutenzione o riparazione delle tubature.

Volendo riassumere, dunque, un riscaldamento a pavimento presenta un’ampia gamma di vantaggi, tra i quali si annoverano:
 

  • Risparmio sui consumi, soprattutto se si acquista un nuovo immobile o si effettua una riqualificazione energetica: a fronte di un prezzo d’acquisto maggiore rispetto ai sistemi tradizionali, si stima un risparmio energetico superiore al 20% all’anno
  • Possibilità di usare energie rinnovabili
  • Facilità di installazione e riduzione degli ingombri. Chi si avvale del riscaldamento a pavimento ha una maggiore libertà di arredo e può posizionare più comodamente i mobili all’interno delle stanze
  • Distribuzione omogenea del calore
  • Numero inferiore di interventi di manutenzione durante l’intero ciclo di vita dell’impianto.

Non va dimenticato, inoltre, che i più moderni riscaldamenti a pavimento fungono anche da impianto di raffreddamento. In questo modo si può beneficiare di un unico impianto per mantenere calda l’abitazione in inverno e fresca in estate.

Come accennato in precedenza, però, non è sempre vantaggioso servirsi del riscaldamento a pavimento. Ad esempio, questa soluzione è sconsigliata in assenza di un solaio non coibentato a regola d’arte. Per poter contenere l’impianto, infatti, si stima che il livello del pavimento venga innalzato di almeno 5 cm rispetto al normale. Analogamente la soluzione non è idonea in presenza di soffitti molto alti, che rischiano di minare la corretta diffusione del calore. In nessun caso, poi, il pavimento a pannelli radianti può essere acceso e spento a intermittenza. Al contrario del riscaldamento tradizionale, affinché si riscaldi, l’ambiente va tenuto acceso almeno un giorno e deve restare in funzione una volta raggiunta la temperatura desiderata. Il riscaldamento a pavimento rischia, infine, di presentare un conto salatissimo in caso di guasti che prevedano la rottura del pavimento.

Riscaldamento a pavimento

Riscaldamento a pavimento: prezzi

Caratteristiche della struttura, qualità dei materiali ed efficacia dell’isolamento rappresentano elementi cruciali per prendere una decisione. Soltanto una volta messi sul piatto i vantaggi di un riscaldamento a pavimento e i problemi, si può decidere con cognizione di causa. Il rapporto tra costi e benefici e la tutela dell’ambiente fanno pendere l’ago della bilancia, ma la risposta non è univoca. Sul mercato esistono diversi modelli di impianti radianti e variabile è anche la proposta in termini di costo. Il lavoro di installazione di un impianto di riscaldamento a pavimento va necessariamente fatto eseguire da un’azienda qualificata. Se si decide di affidarsi a questa soluzione, è buona regola richiedere la dichiarazione di conformità dell’impianto. Questo documento serve ad attestare proprio la corretta installazione dell’impianto.

Il prezzo, a seconda della qualità dei materiali scelti, può variare dai 30€ agli 80€ al mq. Per avere una stima della spesa da sostenere, basterà moltiplicare la cifra per la superficie di casa in cui si intende installare l’impianto.

18 dicembre 2024