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Risparmiare sul riscaldamento equivale ad ottimizzare i consumi e ridurre gli sprechi. Inoltre, il contenimento degli sprechi energetici è un valido aiuto nella tutela dell’ambiente. In inverno, però, non è sempre semplice ottimizzare i consumi sul riscaldamento, ma esistono alcuni trucchetti che possono aiutarci nella vita di tutti i giorni.
Non tutti lo sanno, ma l’Italia è divisa in 6 zone climatiche che differiscono per temperature e periodo di accensione dei riscaldamenti. Per legge, sia i condomini tramite il riscaldamento centralizzato che le singole unità abitative con riscaldamento autonomo sono tenuti a rispettare queste regole. Le zone climatiche sono stabilite in base alla media delle temperature giornaliere, valutando in questo modo quale sia il fabbisogno energetico per ogni area, in modo da ottimizzare consumi, emissioni di CO2 e impatto economico dell’approvvigionamento energetico. Le zone climatiche introdotte dal D.P.R. n. 412 del 26 agosto 1993 e modificate per l'anno 2022/2023 sono:
I costi del riscaldamento sono influenzati da una serie di variabili, come:
In base a queste variabili, è possibile trovare soluzioni per contenere le spese sul riscaldamento domestico. Ecco una serie di semplici consigli da mettere in pratica per ridurre i consumi in bolletta. Per avere sempre sotto controllo la situazione è inoltre consigliabile servirsi di un’app per energia e gas.
Uno dei primi consigli da seguire è quello di mantenere una temperatura costante e non eccessivamente elevata. Quando si rientra in casa dall’esterno, infreddoliti, con i riscaldamenti spenti, si è portati ad accendere tutto alla massima potenza. Questo comportamento è dannoso per l’ambiente e contrario al regolamento nazionale. Per mantenere gli ambienti confortevoli, basta mantenere una temperatura non superiore ai 20°C (ma anche 19°C sono già un’ottima scelta) di giorno e 16° di notte. La casa rimane sempre calda senza subire sbalzi di temperatura.
Due utili accorgimenti possono aiutare nel mantenere ottimale la temperatura della casa in inverno: usare valvole termostatiche ed i nuovi prodotti per Smart Home. Le prime, obbligatorie in un impianto centralizzato, consentono di risparmiare fino al 20% dei consumi in bolletta, grazie ad un attento monitoraggio. Alle valvole termostatiche è bene associare sempre i contabilizzatori di calore che, applicati sui termosifoni, misurano il calore emesso da ogni radiatore e ne calcolano il consumo effettivo.
Chi invece ha un sistema di riscaldamento autonomo, può trarre grande vantaggio dalle novità introdotte con i prodotti di Smart Home, come i termostati intelligenti, disponibili sul mercato con un’ampia varietà di modelli e prezzi. Questi aiutano a regolare la temperatura del riscaldamento grazie alla possibilità di regolare l’accensione/spegnimento dei termosifoni anche quando si è fuori casa impostando un orario o la temperatura desiderata; inoltre possono essere integrati con gli assistenti per la casa come Google Home o Amazon Alexa e attivati con il comando vocale. Con i termostati smart è possibile gestire con efficienza il riscaldamento domestico, anche da remoto, avendo sempre tutto sotto controllo.
Le operazioni di manutenzione dei termosifoni e dell’intero impianto non sono da sottovalutare. I termosifoni vanno controllati con attenzione all’inizio di ogni stagione fredda, questo vale anche per la caldaia, nel rispetto anche delle norme vigenti. Ad esempio, una caldaia poco efficiente può consumare perfino il 35% di gas in più, con conseguenze sulla bolletta e impatto sull’ambiente. Si consiglia quindi di programmare gli interventi di manutenzione ogni anno.
Inoltre, è importante regolare correttamente la pressione dell’acqua così da garantire maggiore efficienza al tuo riscaldamento domestico. Come fare? È semplicissimo, per prima cosa il consiglio è di sfiatare i radiatori azionando la valvola presente su ogni termosifone, facendo uscire l’aria e fermandosi appena arriva l’acqua. Dopodiché, è bene regolare nuovamente la pressione dell’acqua della caldaia. Questa semplice operazione permette fin da subito di ottimizzare i consumi sulla bolletta del gas.
Qualsiasi oggetto ostacoli il flusso di aria calda dai termosifoni verso gli ambienti domestici rappresenta un ulteriore spreco energetico. Meglio evitare quindi i copritermosifoni, ma anche tende, asciugamani e vestiti. Mobili e poltrone di fronte ai radiatori possono essere ugualmente un ostacolo al flusso di calore. Questo trucchetto è molto semplice e garantisce un risultato immediato, potrai quindi impostare una temperatura più bassa con il termostato ottenendo subito un comfort ideale.
Un altro trucco per ottimizzare l’utilizzo dei termosifoni consiste nell’utilizzare al minimo i caloriferi negli ambienti che non si frequentano, e non solo: nelle cucine, a forno acceso, la temperatura è di circa 2 gradi superiore rispetto al resto dell’abitazione, quindi si può fare a meno di accendere il calorifero.
Infine, è importante non tenere accesi i termosifoni giorno e notte. Secondo l’art. 9 del DPR 412/931 il massimo di ore consentito per legge è di 14 ore per le zone montuose e settentrionali, 12 per le zone del centro Italia, 10 per le zone meridionali e 6/8 ore al giorno per sud e isole.
[1] https://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/1993/10/14/093G0451/
Abbiamo già visto che l’Italia è divisa in sei zone climatiche, questa divisione regola non solo la temperatura concessa, ma anche la durata di accensione del riscaldamento durante la giornata. Meglio quindi attenersi alle regole vigenti a seconda della zona in cui si risiede.
Se la casa è fredda e non riesce a mantenere il calore, servirà più energia per mantenere una temperatura confortevole. È importante quindi fare attenzione ad ogni dispersione di calore in particolar modo a porte e finestre. Gli infissi vecchi possono far passare spifferi gelidi. Per questo garantire l’isolamento termico di porte e finestre è il primo passo per eliminare la dispersione di calore. Chi può, consideri di investire nella sostituzione dei vetri tradizionali con doppi o tripli vetri, mentre per le porte attenzione a guarnizioni o infissi deteriorati: in questo caso para spifferi e guarnizioni nuove possono essere una prima soluzione per evitare la dispersione di calore. Al contempo, però, per evitare fastidiose condense, è bene aerare i locali domestici prima di accendere i riscaldamenti. L’ideale consiste nel tenere aperte le finestre per 10-15 minuti al mattino dopo il risveglio e prima dell’accensione dei termosifoni.
Le caldaie a condensazione sono una soluzione più efficiente e rispettosa dell’ambiente. Grazie ai loro indiscussi vantaggi, la loro installazione è inclusa nei diversi incentivi statali volti a migliorare l’efficientamento energetico degli edifici.
Tra le fonti di energia rinnovabile e pulita, quella solare è sicuramente una delle scelte migliori, gli impianti fotovoltaici domestici rappresentano infatti la soluzione per un consumo consapevole, volto al rispetto dell’ambiente. Gli impianti fotovoltaici domestici con accumulo, inoltre, permettono di stoccare l’energia non utilizzata. L’obiettivo? L’autonomia energetica. L’investimento iniziale di un impianto fotovoltaico è facilmente abbattuto grazie alle detrazioni fiscali previste.
Il Superbonus 110% prevede incentivi fiscali fino al 31 dicembre 2022 per chi realizza interventi volti al miglioramento di almeno due classi energetiche, o all’ottenimento della classe energetica più alta. Alternative all’impianto fotovoltaico? Per riscaldare casa a costo zero esistono altre opzioni. Caldaie a biomassa, pareti e pavimenti riscaldanti, ma anche solare termico. Adottare queste forme di riscaldamento significa risparmiare negli anni cifre non indifferenti.
Scegliere il fornitore di energia giusto è il primo passo per risparmiare energia in inverno e avere bollette in linea con i propri consumi.
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03 novembre 2022 |