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Salvavita che scatta di continuo: capire
e risolvere il problema

Il salva vita che scatta in continuazione è un problema che riguarda molte abitazioni. Non sempre a determinare questa situazione è un  sovraccarico elettrico, quando cioè sono in funzione simultaneamente più elettrodomestici che provocano il superamento del limite massimo di corrente consentito. Cosa fare allora se salta la corrente? Bisogna preoccuparsi? La reazione immediata è quella di avvicinarsi al quadro elettrico di casa e riattivare la corrente, ma non sempre (e non necessariamente) risulta la soluzione migliore. Scopriamo perché scatta il salvavita, cosa fare quando salta la corrente e quali accorgimenti prendere per evitare che accada.

Cos’è e come funziona un salvavita

Il salvavita è un  dispositivo di sicurezza  obbligatorio per legge che arresta il flusso dell’energia elettrica dal contatore all’abitazione in presenza di un guasto o malfunzionamento dell’impianto, come ad esempio dispersioni elettriche.

Anche noto come  interruttore differenziale, in quanto rileva le differenze tra correnti elettriche in entrata e in uscita dall’impianto, il suo compito è quello di proteggere l’immobile in caso di guasto al contatore elettrico e di creare la messa a terra, ossia scaricare il flusso elettrico verso terra.

Com’è fatto il salvavita: differenza tra magnetotermico e differenziale

Spesso l’interruttore differenziale viene associato e considerato sinonimo dell’interruttore magnetotermico. In realtà si tratta di due elementi distinti che compongono il salvavita con una loro funzione specifica:
 

  • l’interruttore magnetotermico ha il compito di interrompere il flusso di energia elettrica in caso di corto circuito all’interno dell’abitazione (fenomeno che avviene quando due conduttori si toccano) o se si entra accidentalmente in contatto con parti in tensione. Gli interruttori magnetotermici hanno anche lo scopo di bloccare il flusso di energia in caso di sovraccarico del contatore che può avvenire, ad esempio, quando si usano più elettrodomestici contemporaneamente; 
  • il differenziale evita la dispersione elettrica e mantiene un equilibrio tra la quantità di energia in entrata nel contatore e quella in uscita. In caso di squilibrio il salvavita scatta e fa saltare il circuito elettrico di casa e quindi il contatore.

Nella scelta vanno considerati tre parametri:

  • Potere di interruzione, calcolato proporzionalmente alla corrente di corto circuito
  • Corrente nominale, ovvero il massimo valore di corrente elettrica che il circuito può supportare
  • Corrente di intervento differenziale, ossia il valore di corrente elettrica assegnato dal costruttore e che determina quello in cui l’interruttore scatta a protezione.
salvavita che scatta

Perchè salta il salvavita?

Il salvavita scatta continuamente: quali sono le cause più comuni?

Il  salvavita che scatta  può dipendere da una serie i motivi, i più comuni sono:
 

  • Cortocircuito:  si verifica quando due punti di un circuito elettrico entrano in contatto. In questo caso si assiste ad un passaggio di corrente di forte intensità, perché la resistenza (la tendenza di un corpo ad opporsi al passaggio di una corrente elettrica) è prossima allo zero.
  • Sovraccarico elettrico:  se più elettrodomestici sono azionati in simultanea, potrebbero produrre un impegno eccessivo di potenza, oltre cioè quella consentita dal proprio impianto.
  • Dispersione di corrente: si tratta di una perdita di energia che si verifica quando la corrente elettrica passa ad esempio attraverso un conduttore non isolato perfettamente.
  • Umidità condensa e fenomeni atmosferici. Un salvavita scatta anche per l’umidità o la condensa che si può creare nelle prese e negli elettrodomestici di un’abitazione, per la presenza di interruttori non adeguati, sbalzi di tensione attribuibili a un flusso irregolare nella rete di fornitura elettrica o per il maltempo (fulmini che generano sovraccarico o pioggia che crea infiltrazioni d’acqua). 
  • Salvavita danneggiato. Spesso il salvavita che scatta senza motivo è semplicemente rotto.

Perché salta il salvavita di notte? Ecco le possibili cause.

La corrente che salta senza motivo è un problema tutt’altro che sporadico. Il salvavita del contatore scatta spesso nelle ore diurne, quando è più probabile che vengano utilizzati più elettrodomestici in casa. Ma questo non toglie che il  salvavita possa scattare anche di notte.

Diverse sono le cause che portano ad avere un salvavita che scatta con tutto spento, e quindi apparentemente senza un motivo. Quella più frequente è la presenza in casa di un elettrodomestico non isolato che fa azionare il differenziale. Per verificare che la causa sia questa, bisogna munirsi di un misuratore d’isolamento, staccare uno alla volta gli elettrodomestici e misurare l’assenza di dispersione tra conduttori e masse metalliche dell’apparecchio, oppure tra conduttore di fase e neutro e conduttore di terra. Non vanno però escluse a priori altre motivazioni, come ad esempio la rottura del salvavita, disturbi o problemi alla rete elettrica comune, potenza del contatore insufficiente.

Non si possono però escludere a priori altre motivazioni, come ad esempio il danneggiamento del salvavita, disturbi o problemi alla rete elettrica comune, potenza del contatore insufficiente.

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Cosa fare quando salta la corrente

Avere un salvavita che scatta di continuo nasconde un malfunzionamento. Ecco cosa fare nelle diverse situazioni in cui un salvavita non sta su.

  • Salvavita rotto. Come capire se il salvavita è rotto? Semplice: è sufficiente premere il pulsante del test presente sul quadro elettrico accanto o sopra l’interruttore salvavita e facilmente individuabile tramite la lettera “T” riportata sopra. Se dopo aver premuto il pulsante la leva dell’interruttore generale del quadro elettrico non scatta o impiega più di un secondo a interrompere la corrente, allora il salvavita non funziona correttamente e va sostituito. L’ideale sarebbe eseguire la verifica almeno una volta al mese. Un’adeguata manutenzione serve a tutelare la sicurezza di chi vive in casa, previene possibili danni e conserva il buono stato e il funzionamento degli elettrodomestici. Un altro sintomo di un danno permanente è quando il salvavita scatta e non si rialza neanche dopo ripetuti tentativi e controlli.
  • Potenza insufficiente. Controllare sulla bolletta quale sia la potenza impegnata, vale a dire la potenza del contatore indicata nel contratto di fornitura di energia elettrica e calcolata in base al tipo e al numero degli apparecchi elettrici usati dal cliente. Di solito per le utenze domestiche la potenza impegnata è di 3 kW, ma potrebbe risultare insufficiente per le tue esigenze quotidiane. Se si supera il valore permesso dal contatore, il salvavita scatta e lascia la casa senza energia elettrica; a questo punto sarà necessario spegnere qualche elettrodomestico prima di riattivare il contatore. In presenza di vecchi apparecchi energivori è il caso di pensare ad una sostituzione con un modello di classe energetica più elevata. Se il fenomeno si ripete spesso nonostante l’ottimizzazione delle risorse a disposizione, è meglio richiedere un aumento di potenza
  • Salta la corrente ma non il contatore. Anche in questo caso a provocarlo potrebbe essere una potenza impiegata superiore a quella disponibile.
  • Dispersione elettrica. Un segnale di una dispersione di corrente potrebbe essere una bolletta con consumi insolitamente alti. Per verificare la presenza di un malfunzionamento di questo tipo sarà sufficiente provare a staccare gli elettrodomestici collegati all’impianto e riattaccarli uno ad uno: se il salvavita scatta allora avrai individuato l’apparecchio evidentemente danneggiato e da sostituire.

Dopo aver verificato che non sussistano indizi di corto circuito (odore di bruciato), dopo aver staccato gli elettrodomestici, provato a riaccendere l’interruttore e collegato di nuovo tutti gli elettrodomestici, se la situazione non si risolve è opportuno contattare un elettricista. In questo modo si potrà verificare se esistano o meno guasti ai cavi o malfunzionamento di uno dei componenti del quadro elettrico che facciano attivare il salvavita.

 verifica sicurezza del salvavita

La sicurezza di Acea Energia

Dispersioni elettriche, elettrodomestici datati e consumi eccessivi portano a generare sprechi di energia e consumi elevati in bolletta. Il salvavita grazie alle sue caratteristiche potrebbe aiutarci a scovare una fra queste cause, ma il primo passo per iniziare ad ottimizzare i propri consumi in casa basta seguire qualche piccolo gesto, scopri i consigli di Acea Energia per risparmiare energia elettrica in casa.

18 giugno 2024