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Con 5G si intende la nuova generazione di reti che andrà a soppiantare la tecnologia 4G LTE. La rete 5G è stata al centro di molte discussioni, nonché di fake news. Vediamo cosa è la rete 5G, cosa significa tecnologia 5G e che novità porterà nella nostra vita quotidiana.
5G è l’acronimo di 5th Generation, cioè quinta generazione. È il nuovo standard per le reti di telefonia mobile, con standard di prestazioni e velocità superiori alla tecnologia 4G LTE attualmente in uso in gran parte del nostro Paese.
I requisiti delle reti di 5G, definiti dalla Next Generation Mobile Networks Alliance nel 2014, sono i seguenti:
Ma non solo. Una svolta molto importante della rete 5G in Italia e nel mondo consiste nella possibilità di soddisfare le esigenze di nuovi casi d'uso, come l’Internet of Things (dispositivi connessi a Internet), il mondo dell’e-health (l’insieme di tecnologie e comunicazioni utili al sistema sanitario) e così via.
Una delle caratteristiche principali della rete 5G è la sua bassissima latenza, specie confrontata con lo standard 4G LTE. Cosa significa? Che sarà ancora più facile e veloce giocare online in streaming sfruttando il cloud, gestire grandi eventi in live streaming anche in mobilità e connettere alla rete migliaia di device in contemporanea. Si parla di una nuova frontiera, in cui sarà possibile comandare con un semplice tablet l’intera domotica di casa.
Cosa cambia con il 5G? Che la latenza, ossia la velocità di trasmissione del segnale internet, rimane sotto 1ms. Si consideri che attualmente la tecnologia 4G LTE viaggia intorno ai 20ms. Le velocità di upload e download saranno di 10Gbps e 20Gbps, notevolmente superiori alle attuali velocità garantite da 4G LTE.
Ma come è possibile? La risposta è che la rete 5G utilizza onde radio a frequenze molto alte, fino a 300 GHz. Le reti attuali operano invece entro i 5 GHz, quindi anche in questo caso si parla di un enorme scatto in avanti. Questi requisiti tecnici dovranno essere supportati da una infrastruttura di rete rinnovata, che rappresenterà il grande traguardo per l’Italia.
Una delle grandi sfide per il prossimo futuro, dopo questo primo periodo di sperimentazione che sta interessando alcune città italiane, sarà proprio quella di assicurare una copertura delle infrastrutture in tutto il Paese. Alcuni temono, infatti, che l’adozione della rete 5G in Italia, così tanto potente, rischi di accentuare il già presente digital divide, ossia il divario tra chi ha un accesso adeguato a internet e chi invece non lo ha. La copertura della rete 5G in Italia dovrà essere assicurata in maniera uniforme, nelle città come nelle province, al Sud come al Nord.
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Cosa cambia con il 5G per gli smartphone? Abbiamo visto che gli standard di questa nuova tecnologia consentiranno l’introduzione di numerose applicazioni che rivoluzioneranno la nostra vita di tutti i giorni. Come già accaduto per il 4G, però, per sfruttare questa rete bisognerà disporre di dispositivi in grado di supportarla, che siano uno smartphone o un tablet.
Samsung Galaxy S10, Xiaomi Mi MIX 3, Oppo Reno, Zte Axon 10 Pro e LG V50 ThinQ sono i primi modelli di smartphone con supporto per la rete 5G. All’estero sono già diversi i nuovi modelli in uscita. Gradualmente arriveranno anche in Italia.
Alla domanda “Ma il 5G a cosa serve?” e “Con il 5G cosa si può fare?” si risponde con un lungo elenco di nuove possibilità che si aprono nel prossimo futuro.
Si tratta, insomma, di una rivoluzione che abbraccerà moltissimi settori e che potrà cambiare radicalmente, in meglio, la vita di tutti noi.
Affinché diventi lo standard più diffuso in Italia probabilmente bisognerà attendere ancora un po’ di tempo.
Infine, quando si tocca l’argomento 5G e salute, i dubbi sollevati sono diversi. Prima di rispondere, bisogna sapere che la quinta generazione di reti mobili è già in uso da diversi anni per telefonia e TV. Gli effetti sono dunque noti da anni e, in base agli studi effettuati dal punto di vista elettromagnetico, non si registra una significativa differenza tra il 5G e i suoi precursori. Per quanto riguarda le onde elettromagnetiche, invece, sono state inserite nel gruppo 2B per la Ricerca sul Cancro, ovvero lo stesso che include il caffè e considera limitata l’evidenza di cancerogenicità. Nel complesso il rischio legato alle reti 5G è inferiore a quello correlato all’uso eccessivo di uno smartphone. Un motivo in più per guardare con ottimismo verso l’evoluzione tecnologica delle reti.
27 aprile 2023 |