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Il caldo estivo è la causa naturale della ricerca di ambienti freschi. Come fare se non abbiamo un impianto di raffreddamento classico o un condizionatore inverter? L’alternativa a climatizzatori e moderne pompe di calore esiste e si chiama ventilatore. L’immagine forse evoca scenari un po’ retrò, ma rappresenta la soluzione più naturale e sostenibile per mitigare il forte caldo risparmiando energia e senza un grosso impatto sulla bolletta. Ecco una breve guida sui tipi di ventilatori presenti in commercio e sui consumi medi di questo elettrodomestico.
Per chi non può o non vuole installare un condizionatore (con i relativi costi di manutenzione e rincari sulla bolletta) il caro e vecchio ventilatore, economico e maneggevole, rappresenta l’alternativa più pratica e ideale. Un ventilatore non produce un abbassamento della temperatura della stanza in cui viene usato, ma grazie al movimento delle pale o della ventola crea semplicemente delle correnti d’aria capaci di generare una sensazione di sollievo e freschezza diffusa.
Ma quale scegliere? Per orientarsi è importante valutare attentamente le proprie esigenze, gli ambienti in cui lo useremo e i diversi modelli di ventilatori presenti in commercio.
Ecco i principali.
Per sapere quanto consuma un ventilatore è bene tenere in considerazione alcuni elementi come:
Per calcolare il consumo effettivo del ventilatore sarà sufficiente moltiplicare la potenza (circa 45 watt) indicata sull’etichetta energetica per il numero di ore in cui lo si sua. Successivamente si moltiplicherà il valore ottenuto per il costo del kWh, stabilito dal gestore di energia elettrica.
Nello specifico un ventilatore a piantana consumerà in media tra i 20 W e i 70 W all’ora, anche se rinfresca solo nella direzione in cui vengono posizionati, mentre un ventilatore a soffitto tra i 20 W e i 100 W, molto efficaci se il soffitto non è troppo basso.
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Ventilatore o condizionatore? Per chi non sopporta il freddo dei climatizzatori la risposta è semplice e immediata, ma aldilà dei gusti personali esistono diverse buone ragioni per preferire l’uso del ventilatore a quello del condizionatore.
Per poter scegliere il modello più adatto alle nostre esigenze bisogna sempre considerare il tipo di utilizzo che se ne farà. Se hai bisogno, ad esempio, di rinfrescare un ambiente di grandi dimensioni, meglio optare per un ventilatore grande da soffitto, capace di muovere l'aria in modo uniforme e costante dall'alto verso il basso diffondendola in tutta la stanza. Se al contrario, vuoi arieggiare un punto specifico (ad esempio la scrivania dove lavori), allora l’ideale è affidarti a un ventilatore a colonna o a piantana perché in grado di indirizzare l'aria nella zona in cui se ne avrà bisogno.
In generale più un ventilatore è grande, maggiore sarà la quantità d’aria messa in circolo.
Nonostante il ventilatore sia la soluzione ideale per alleggerire la bolletta della luce, esistono dei piccoli accorgimenti per ottimizzare ulteriormente i consumi e risparmiare energia. Eccone alcuni.
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03 ottobre 2022 |